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Sott’ E ‘Ngopp: Tra pali e offuscamenti, la decide il Professore

Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Napoli e Genoa

DILUITI: La vittoria non cancella un periodo strano, caratterizzato dall’incertezza in classifica come in campo. Nell’ultimo mese la purezza del gioco sarriano sembra essersi sfusa, diluita nei 90 minuti. Le grandi azioni e gli scambi rapidi si vedono in alcuni tratti del match, mentre in altri latitano. In tal senso solo dopo la pausa potremo capire se la tendenza negativa potrà essere invertita grazie ad un po’ di meritato riposo.

MORTI E RISORTI: Si stava meglio quando si lottava per l’Intertoto, quando le aspettative erano basse così come la tensione, potrebbe dire qualcuno. E invece per vincere si deve soffrire tantissimo, per scalare la montagna della Serie A bisogna morire ad ogni punto perso e risorgere ad ogni lunghezza guadagnata. E’ il destino di chi porta nel cuore la propria squadra e la propria città, e che alla fine di certe partite ha ancora i dolori allo stomaco.

CIAONE: Non ci sono dubbi che prima, durante e fino all’ultima partita di campionato la Juventus sarà sempre la favorita per il titolo. Nonostante questo è esilarante guardare alcuni giornali occuparsi dello scontro al vertice. Dal “ciaone” del +4 all’occuparsi di ciclismo piuttosto che evidenziare “l’opera di bene” (definita così da Allegri) contro la Spal, ci passa lo stile, quella cosa che non si ottiene con i soldi o col potere, e nemmeno con la vittoria del campionato.

 

IL PROFESSORE: I tre punti portano la firma dell’uomo meno atteso sull’ennesimo calcio d’angolo vincente, una giocata che più volte ha tolto d’impaccio gli azzurri da situazioni complicate. Alla duecentesima presenza, il professore torna al gol che mancava dalls gara col Frosinone di due anni fa. E’ una rete pesantissima, lo spartiacque tra il Napoli del passato e quello del presente, che proverà a “rompere i coglioni” fino alla fine.

IDOLI E IDOLATRATI: Nella Napoli dove ormai il gruppo ha la preminenza sul singolo, uno dei leader si allontana, un altro si fa male. Pepe Reina ha praticamente già firmato con il Milan, poiché scaricato da De Laurentiis, mentre Hamsik si è fatto male dopo 20 minuti di gioco per un problema non gravissimo. La compagine rimane compatta comunque, poiché il valore intrinseco di questo gruppo supera la somma dei singoli uomini in campo.

UN PO’ DI CIORTA: Nella diatriba infinita tra la capacità di un team di sovrastare gli eventi e l’ineluttabile presenza della sorte, questa volta la spunta i partenopei. E così per questa volta non sogneremo l’occasione di Allan e i due pali interni, ma il grido del San Paolo sul gol che tiene ancora viva una speranza, che ci fa dormire tranquilli, sperando che il debito con la ciorta venga saldato più in là.

 

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