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Cagliari-Napoli. Un po’ di curiosità sull’avversaria degli azzurri

Conosciamo meglio la prossima avversaria del Napoli. Il Cagliari.

Gianluca Di Marzio ha riportato sul suo sito un rosa di giocatori passato per la squadra sarda che non hanno, per così dire, lasciato il segno.

I “desaparecidos”. Ecco una top 11, una rosa intera.

Squadra affidata al “profeta” Antonio Sala. Arrivò a Cagliari nel 2001, forte di una promozione con il Siena e portò in dote con se il regista per anni cercato dai sardi, Alessandro Colasante. Fu esonerato dopo sole 9 partite. Di Sala si sono perse le tracce negli ultimi anni. Ultima esperienza nel 2013 a Mantova, Lega Pro Seconda Divisione: esonerato dopo due partite riprende la guida dei lombardi a fine settembre. Dura poco: a novembre è di nuovo a casa.

Vincenzo Marruocco

Dopo una lunga gavetta, partita dall’Eccellenza campana, Vincenzo coronò il sogno di sempre a Cagliari. Si trasformerà in un incubo: 13 gol subiti in 5 partite per il portiere napoletano.
Carlos Matheu

Matheu arrivò all’ultimo minuto del mercato estivo del 2008 e scese in campo 15 volte, dimostrando anche buone doti. Non chiuse bene l’esperienza sarda.
José Semedo

L’amico di Cristiano Ronaldo raggiunse Cagliari nella stagione 2006-2007. Titolare dell’Under 21 portoghese, venne strappato alla concorrenza di diversi club di Premier e di Liga. Non andò benissimo.
Joe Bizera

Trentacinque presenze in tre campionati testimoniano che il roccioso difensore uruguaiano non lasciò il segno.
Oliveira Tavares Adryan

“Abbiamo preso un fenomeno”. Con queste parole Massimo Cellino annunciò l’acquisto della giovane “stellina” brasiliana Adryan nel gennaio del 2014.  Appena 5 le presenze in serie A e, nonostante la voglia di rimanere a Cagliari, venne ceduto al Leeds United. Adryan da questa estate è tornato a giocare per i Rubro-Negro.
Josef Husbauer

Doveva essere il Nedved di Cagliari, ma Josef in comune con Pavel aveva solo il paese di provenienza.  La sua “indisponibilità” divenne presto un mistero: come mai Husbauer non scendeva in campo? Domanda che in molti ancora oggi si pongono. Appena due presenze in campionato.

Pablo Ceppelini

Ceppelini si presentò a Cagliari portando in dote un buon bagaglio tecnico, ma un fisico gracilino. Trovò spazio soprattutto nella Primavera, racimolando anche tredici presenze in prima squadra senza mai sfruttare l’occasione.
Fabrizio Cammarata

Stagione 2000-2001. Il Cagliari appena retrocesso in Serie B voleva tentare l’immediata risalita e per centrare l’obiettivo, l’allora presidente rossoblù Massimo Cellino decise di staccare l’assegno più consistente della storia della società. Per circa 15 miliardi di lire arrivò dal Verona uno dei pezzi pregiati di quel mercato, Fabrizio Cammarata. Nove reti quell’anno in Serie A.
Joaquìn Larrivey

“El Bati” arrivò a Cagliari nel 2007 e al suo esordio al Sant’Elia contro la Juventus impressionò tutti con una grande partita: solo un’illusione.
Moestafa El Kabir

Una delle ultime, innumerevoli, scommesse di Massimo Cellino. Moestafa El Kabir si mise in luce nel Mjällby, in Svezia, dove segnò 15 reti in 33 presenze. Esordio con il botto in serie A. L’11 settembre del 2011 fu El Kabir l’autore del gol del 2 a 0, quello che affossò il tentativo di rimonta della Roma di Luis Enrique. Un difetto di dentatura il motivo ufficiale del suo successivo allontanamento dal campo: c’è invece chi parla di un carattere un po’ troppo sopra le righe.

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