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Callejon si racconta: “La Nazionale è un sogno che si realizza. Mercato? Il mio futuro è a Napoli! Per me è stata una tappa importante”

E’ un momento davvero d’oro per Josè Maria Callejon. In Serie A, con otto reti, è capocannoniere insieme a Tevez, e Del Bosque, tecnico della Nazionale spagnola lo ha convocato per le prossime due gare. Il giocatore azzurro si racconta a 360° e lo fa ai microfoni di Goal.com. Il Napoli, la Nazionale e il suo rapporto con Benitez: Callejon dal ritiro de La Roja ha rilasciato una lunga intervista.
Queste le sue dichiarazioni:

LA NAZIONALE, UN SOGNO CHE SI AVVERA. “Si, si è parlato tanto di questa possibile convocazione da quando sono arrivato al Napoli e finalmente è arrivata. E’ un sogno che si realizza! Ogni calciatore vuole giocare con la sua Nazionale e e io sono molto felice di avere quest’opportunità. In questi giorni di ritiro tutto è andato molto bene. Avevo qualche dubbio e attendevo solo di vedere come sarebbe stato veramente, ma ho incontrato qui anche dei compagni con cui aveva già giocato prima e altri che non conoscevo ma con cui ho già stretto amicizia. C’è una bella atmosfera nel gruppo. Ci sono diversi calciatori che giocano fuori dalla Spagna e stanno facendo bene col proprio club. E’ vero che in precedenza il CT non guardava tanto a chi giocava all’estero, ora invece sta notando che anche fra questi c’è chi è al livello di poter giocare in Nazionale e ci sta convocando”.

IL POSSIBILE ESORDIO. “Il mister non mi ha detto nulla. Io sono qui per fare del mio meglio e aiutare la squadra in queste due partite. E se giocherò, anche solo per qualche minuto, oppure no sarò comunque felice perché per me è già un sogno essere qui. Una nuova Spagna? Credo sia un cambiamento utile. Se giochi contro squadre molto chiuse, che concedono pochissimi spazi, devi poter giocare in modi diversi per provare a vincere. Se ci sono squadre con nove o dieci uomini dietro la linea della palla e non si trovano spazi per vie centrali, il CT può provare con le ali per aprire spazi in avanti”.

IL PUNTO PIU’ ALTRO DELLA SUA CARRIERA. “Credo di si. Ho ormai raggiunto quella maturità ed esperienza che sono necessari nel calcio. Sto attraversando un ottimo momento a livello personale e fisicamente sto molto bene. Sono fiducioso nelle mie possibilità, gioco senza pressione e con divertimento; insomma, proprio come piace a me. Spero di continuare così ancora per molti anni. Cosa avrei fatto se non avessi sfondato nel calcio? Non saprei dire. Credo avrei continuato a studiare e mi sarei poi fatto una carriera professionale. Ma venni chiamato dal Real Madrid a 14 anni e da allora ho avuto la possibilità di scalare tutti i gradini delle giovanili e col tempo non ho più visto altre strade se non quella del calcio”.

ORA E’ CAPOCANNONIERE DELLA SERIE A. “Si ed è qualcosa di fantastico. Voglio godermi il momento, provare a rimanere fra i migliori goleador e aiutare la mia squadra a fare sempre meglio. Non essere un vero attaccante credo rendi le cose più complicate. I miei rivali in quella classifica hanno maggiori opportunità di segnare, anche tramite i calci di rigore… però io sono lì. Le cose stanno andando bene per me, perché non continuare a pensare di poter segnare ancora tanti goal?”.

SU RAFA BENITEZ. “A Napoli ho trovato Rafa Benitez come allenatore e lui mi ha portato a rendere al massimo. Mi ha dato la fiducia di cui avevo bisogno per dare il meglio e divertirmi allo stesso tempo. Mi ha anche insegnato tanto a livello tattico. Poi, cosa molto importante, sono felice con la mia famiglia e la nascita di mia figlia. Star bene a livello familiare è qualcosa che ti aiuta tanto anche sul campo. Benitez lascerà a giugno? Assolutamente no. Lui è felice al Napoli e vuole raggiungere dei successi qui, è focalizzato su questo. E’ stata una delusione l’uscita dalla Champions League, è vero, ma non credo che quell’insuccesso sia da attribuire solo all’allenatore”.

IL NAPOLI E GLI OBIETTIVI CHE LA SQUADRA VUOLE RAGGIUNGERE. “Dopo l’eliminazione dalla Champions League abbiamo pensato che la stagione era appena iniziata. Avevamo davanti un anno importante in cui avremmo potuto fare delle cose buone. Vogliamo arrivare al top e ci siamo vicini. Il primo obiettivo comunque è superare la fase a gironi di Europa League, poi ci sarà la Supercoppa Italiana contro la Juventus. Dobbiamo ragionare passo dopo passo e fare sempre del nostro meglio. L’infortunio di Insigne? E’ un peccato perché nell’ultimo periodo era in grandissima forma. Ora però lui deve solo pensare a tornare il più rapidamente possibile e ancora più forte”.

SE NON AVESSE LASCIATO IL REAL MADRID, ORA SAREBBE CAMPIONE D’EUROPA. “L’ho pensato moltissime volte. A Madrid ho trascorso due anni molto belli in cui siamo andati vicini alla vittoria della Champions, fermandoci sempre in semifinale. Alla fine però sono stato anche molto felice per i miei ex compagni, se lo sono meritato anche se nella finale contro l’Atletico hanno avuto pure un pizzico di fortuna”.

L’ATLETICO E IL SUO FUTURO. “So poco di questo. C’era un gran parlare da parte dei media ma personalmente non so niente. Io ero tranquillo e felice a Napoli. Ho parlato con il mio agente e mi ha detto che era tutto tranquillo. Io non so cosa ci fosse di vero ma comunque non ho mai pensato di andare via da Napoli. Il mio futuro è a Napoli! Ho un contratto e mi sto godendo il calcio che mi piace. Penso che sia stato un passo importante venire qui e giocare come sto giocando. Non vedo l’ora di segnare tanti goal e fare vedere a tutti i frutti dei miei sacrifici. Vorrei che chi viene allo stadio torni a casa soddisfatto perché la squadra ha fatto bene e i giocatori hanno dato tutto sul campo”.

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