Editoriale

C’erano una volta, il Napoli il Bologna e Simone Verdi, anzi no

giuntoli

Verdi ha ammesso pubblicamente quello che sapeva bene da tempo.

 

La storia del calciatore indica che, al di là di indubbie doti tecniche, ci sono dei limiti caratteriali.

Il calcio è pieno di atleti simili che potrebbero diventare grandi protagonisti e invece restano comprimari.

In questa storia di calciomercato di metà gennaio ci sono i soliti noti:
Due società Napoli e Bologna, la prima disposta a spendere un bel gruzzolo, la seconda felice di incassarlo è un calciatore, per così dire, titubante.

Il Napoli ha fatto tutto quello che poteva per prendere il calciatore più adatto, andando, anche, oltre i limiti che una grande società deve rispettare.

Sarri lo voleva e Giùntoli voleva darglielo ma nell’assecondare le incertezze di Simone Verdi è volata via la prima metà del mese di gennaio.

C’è da credere che lo staff tecnico del Napoli, fidandosi del proprio istinto,avesse capito, già da un po’, la reale decisione del calciatore, valutando seriamente altre opportunità.

Deulofeu è sempre stata la seconda opzione e molto probabilmente diventerà la prima.

Lucas Moura è un altro nome speso in queste ore ma, a parte l’anarchia tattica, il calciatore vuole fortemente la Premier.

Politano verrebbe di corsa a Napoli ma il Sassuolo non vuole perderlo e il Napoli non è convintissimo.

Insomma una bella grana da risolvere per il Direttore Giuntoli ma si sa, quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare, l’importante è non solo partecipare ma vincere.
Italia Mele

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