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Conferenza Sarri: “Mi arrabbio per i cori razzisti, il girone di ritorno ci dice una cosa”

Così il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, nella sala stampa dello Stadio “Marassi”:

Dopo la Coppa Italia tutte vittorie ed un pari col Sassuolo, ha inciso un solo impegno a settimana? “Nel girone di ritorno abbiamo fatto 48 punti, anche con gli infrasettimanali pesanti, due con la Juve, due col Real. L’unico momento della stagione in cui abbiamo lasciato qualcosa è al momento degli infortuni di Milik e Albiol, con giocatori diversi abbiamo impiegato 2-3 partite per ritrovarci ed abbiamo perso qualche punto”

Sul calcio italiano: “Non voglio entrare in questi discorsi organizzativi, ma a fine maggio di pomeriggio non si può giocare a calcio. Noi lo abbiamo fatto in modo dignitoso, qualcuno dirà che io cerco scuse, ma abbiamo vinto e non cerco nessuna scusa. Noi non siamo la Premier come clima, poi vengono partite di un certo tipo”

Cosa provi quando senti cori sul Vesuvio? “Non dobbiamo demonizzare il pubblico della Samp, noi li prendiamo nell’85% degli stadi italiani. In Italia c’è razzismo di un certo tipo che ha una cassa di risonanza, altri invece passano sotto silenzio. A Napoli si vive bene, ci sono nato, mi fa incazzare quando sento questi cori. Su altri campi sento anche di peggio…”

Con questa rosa si può lottare per lo Scudetto? “Non lo so, non sono un veggente. Ma i numeri del girone di ritorno dicono di sì”.

La cosa più bella della stagione? “Sensazione di crescita, che si possa ancora migliorare”

I preliminari di Champions li affronti con sicurezza dopo queste prove? “La storia degli ultimi anni purtroppo è fatta di quasi tutte eliminazioni: in Italia si inizia più tardi e con un clima diverso da quelli di altri paesi”

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