Primo Piano

Damato e i rigori non fischiati: la Napoli calcistica e il “Cavallo di Troia”

Il vero sport preferito dai napoletani non è il calcio, ma quello del “buttare via il bambino con l’acqua sporca”.

E’ quello che succede puntualmente alla prima non vittoria del Napoli quando, chi vive il calcio solo come mezzo per arrivare alla sospirata popolarità, è pronto ad approfittare del malcontento dei tifosi.

Il 24 aprile del 1184 a.c. è considerato il giorno del “Cavallo di Troia”, leggenda che nella Napoli calcistica è sempre di attualità visto che al primo mezzo passo falso della squadra, escono fuori (come i greci dal cavallo) tutti i detrattori di questo o quel tesserato per levarsi con la società qualche pietruzza dalle scarpe.

Pur di vomitare veleno sul Napoli c’è chi è pronto anche a definire inappuntabili certi gravi errori arbitrali così come è accaduto (anche) ieri nel match con il Sassuolo. Per fortuna che le varie moviole hanno sbugiardato certe opinioni dimostrando che il rigore su Mertens era netto, così come il fallo commesso da Sensi ai danni di Hamsik.

Ovviamente la non vittoria del Napoli non è dovuta solo (ma anche) alla cattiva prestazione dell’arbitro Damato, però inizia ad essere inaccettabile il continuo saliscendi dal carro deciso non dalla propria onestà intellettuale ma dall’umore dei tifosi.

E’ sacrosanto chiedere a Sarri di interrogarsi su alcune lacune (anche sue) del Napoli, ma quella del mister non è arroganza o il voler scaricare su altri la colpa della mancata vittoria ma la legittima considerazione che ogni volta che c’è Damato ad arbitrare il Napoli subisce torti che indirizzano una gara. E non è successo solo con Damato

Sottolineare gli errori arbitrali quando sono frequenti, è un lavoro sporco che qualcuno deve pur fare.

Al Napoli più degli errori di Damato, fanno più male e danno certe ‘sportive’ e premeditate prese di posizione di chi si nasconde in maniera subdola nel “Cavallo di Troia”, pronto a uscire fuori solo quando il malcontento dei tifosi napoletani lo suggerisce.

Eppure ad agosto il Napoli era accreditata da tutti, ma proprio tutti,  squadra da quinto-sesto posto e, nel migliore dei casi, da quarto posto. Invece è terzo, malgrado la partenza di Higuain, malgrado l’infortunio di Milik, malgrado la partecipazione alla Champions League che altre squadre non hanno fatto.

Ci sarà qualche merito oppure no? Onestà intellettuale imporrebbere di riconoscerlo e magari ‘sgridare’ il monello che ha fatto la marachella ma certamente senza buttarlo via con l’acqua sporca.

Forza Napoli !

 

 

 

 

 

 

 

 

Comments

comments

Ultimi Articoli

To Top