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De Laurentiis: “Chiedo scusa ai tifosi per la questione biglietti. Fatti passi avanti, ma a Sarri serve tempo”

Il Presidente ha parlato in vista di Napoli-Juventus. Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, è intervenuto ai microfoni di radio Kiss Kiss Napoli. Ecco le sue dichiarazioni, a cominciare dall’incidente in barca di domenica scorsa: Sono stati attimi terribili perché imprevisti, si è sviluppato tutto in 120” quindi il fatto di trovarsi a bordo con dei bambini ha fatto sì che la priorità riguardasse la loro incolumità quindi siamo riusciti con grande agitazione a mettere tutti in salvo. Si sa, le barche sono oggetti destinati a consumarsi e questa si è consumata troppo presto. Sono 50 anni che vado per mare ed è la prima volta che mi trovo in una situazione del genere, nonostante abbia affrontato situazioni più difficili.”

Si passa quindi al campo: “Napoli-Juve è la madre di tutte le partite quindi io sono contento che i tifosi stiano rispondendo, fra l’altro tra mille difficoltà perché non avevamo ancora la possibilità di vendere i biglietti e poi grazie al capo della Polizia e grazie al prefetto Pantalone devo dire che le cose si sono accelerate anche se ormai comunque era troppo tardi perché vendere uno stadio intero a 48 ore dall’evento è sempre una cosa abbastanza complessa e mi scuso per questo disagio che i tifosi stanno vivendo. Sono cose che in Italia purtroppo accadono spesso. Questa è la mamma di tutte le partite, un incontro al quale teniamo particolarmente. Già il fatto di aver visto una squadra quadrata che non ha preso gol nelle ultime tre partite mi fa capire che siamo sulla strada giusta. La mano di Sarri si vede, chiaramente ci vuole tempo perché ci sono 7 innesti nuovi e non abbiamo ceduto nessuno degli incedibili nonostante offerte milionarie. Noi abbiamo sempre creduto in Koulibaly, dovevamo dare il tempo al nostro tecnico Sarri di verificare quante capacità avessero di apprendere il suo modo di giocare sulla palla e non sull’uomo i nostri difensori. Ciò che caratterizza spesso il rapporto tra tifosi e media è questa bulimia, un’endemica malattia di voler fare di tutto e di più. Ho detto “se ho sbagliato non ve la prendete con allenatori e calciatori ma con me” anche perché non ha un significato farlo preventivamente. Se tu ami davvero i colori di una squadra, la segui nel bene e nel male, e poiché il male fino ad ora non mi pare che ci sia perché il campionato non è fatto di cinque giornate. Io non voglio parlare di valori assoluti ma sappiamo di avere uno degli attacchi più forti di europa e un allenatore che è un vero doctor, un maestro, un prof. A questo prof vogliamo dare il tempo di vedere se la sua classe lo segue oppure è una classe di somari? Bisogna capire quali siano i 10 con lode e chi solo la sufficienza. Il mercato è sempre aperto e noi siamo sempre attivi qualora ce ne fosse l’evidente bisogno. A gennaio magari scoprire mo che alcuni criticati adesso saranno poi intoccabili. non dobbiamo fare il gioco a riempire il palinsesto perché non si devono rovinare gli equilibri del club solo per riempire i palinsesti di notizie. Non voglio inneggiare chiunque, però Jorginho è un giocatore che va perfetto col 4-3-3, Valdifiori è uno che cerca le verticalizzazioni che si sposano perfettamente con il 4-3-1-2. Le critiche vanno fatte quando sono corrette, questo è quello che io chiedo perché poi tutti quelli che ci accompagnano da anni mediaticamente sono tifosi del Napoli. Siamo tutti sulla stessa barca e i successi si costruiscono tutti insieme. Con le guerriglie deprezziamo il valore assoluto di Napoli territorio, Napoli intelligenza. Il Napoli è stata una delle poche cose che su questo territorio ha dato internalizzazione. mentre si parlava di terra dei fuochi e monnezza si parlava del Napoli in Champions League, e scusatemi se ora siamo in Europa League e vogliamo tornare in Champions League. I tifosi stiano tranquilli, ringrazio quelli che mi hanno espresso solidarietà ed abbraccio tutti i tifosi. Solo tutti quanti uniti insieme faremo grandi cose nei prossimi dieci anni.”

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