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De Laurentiis: “I 124 milioni di budget del mercato vanno investiti. Benitez persona colta. Su Zuniga…”

Ormai Aurelio De Laurentiis è un fiume in piena, ammaliato dalla figura del suo allenatore Rafa Benitez, giustamente esaltato dagli spettacolari risultati ottenuti dalla sua squadra. Parla con piacere e a 360° del suo Napoli e del mondo del pallone: intervenuto a Canale 21, nel corso della trasmissione “Il Bello del Calcio”, il patron azzurro ha rilasciato alcune dichiarazioni. Ecco quanto raccolto dalla redazione di 100x100Napoli.

Zuniga rimane a Napoli: con Mazzarri aveva un ruolo più spettacolare, ora nel modulo di Benitez si deve più sacrificare.

Voglio esportare il calcio sia in America che in Inghilterra. In America ho la sede dei miei affari. Devo ritornare lì da dove son partito per i miei figli ed in parallelo voglio portare il calcio negli States.

Il nome di Higuain? Si stava puntando su Damiao ma mi sono impuntato, perché Damiao è rappresentato da un manager sbagliato. Con Chiavelli ho contattato il Real Madrid ed in una telefonata di dieci minuti abbiamo trovato l’accordo con Higuain. Abbiamo, poi, contattato la famiglia domenica. Siamo stati sette ore in aereoporto, poi ci siamo trasferiti in albergo a Dimaro ed in tre giorni con gli avvocati abbiamo fatto i contratti. Ho provato a prendere già il Napoli nel 1999, ma era destino.

Il budget di 124 milioni di euro? Il mercato del Napoli, a prescindere dalle sessioni, è aperto 12 mesi. Gli investimenti del Napoli stanno anche nel centro di Castelvolturno, per le strutture del settore giovanile. Poi, c’è anche lo stadio: noi non ci dobbiamo indebitare, e per le regole della Figc e del fisco italiano ho costrizioni particolari.

Borussia e Milan? Sono l’uomo dei grandi entusiasmi. Ho prodotto più di 120 film e ne ho acquisiti più di 500: sono sempre stato preso dalla positività. Vivo questa bellissima sceneggiatura con il godiemnto negli occhi, vedendo le cose che funzionano. Non c’è più il secondo quinquennio, ormai abbiamo svoltato.

Massima globalizzazione e massima localizzazione sono la mia guida filosofica sul lavoro. Benitez è un uomo non legato alla localizzazione, non fa pesare la sua esperienza ed è persona estremamente colta e sa trovare le soluzioni sempre con estremo garbo”.

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