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E il traffico?

Benitez è la rovina di Hamsik. In sintesi, è stato questo il delittuoso messaggio che ha preso sempre più corpo nelle menti di tutti i napoletani.

 Un deserto, quello che aveva piazzato davanti allo slovacco l’ex mister del Napoli Walter Mazzarri. Una distesa sabbiosa sul cui orizzonte emergeva la sola figura di Edinson Cavani. Attorno all’uruguaiano, il nulla.

Una distesa a dir poco invitante per le sgroppate offensive di Marek Hamsik, per i suoi inserimenti, per i suoi colpi improvvisi e letali.

Poi arriva Benitez, che da buon innovatore, trasforma la distesa arida nella strada più trafficata di Napoli. A percorrerla, assieme allo slovacco, Insigne (o Mertens), Callejon, Higuain. Troppe presenze. Decisamente eccessive, invadenti, opprimenti. Il traffico è tanto, la via intasata, occlusa, ostruita.

E Marek ne soffre. Gare giocate sotto tono, in maniera abulica. Sette gare di campionato, zero reti. Questo l’anoressico bottino dello slovacco in campionato con la maglia del Napoli.

Non è un gioco adatto a lui“. “Stiamo depauperando un patrimonio“. Sono solo alcune delle frasi critiche fiondate sulla coscienza di un risentito Rafa Benitez.

Nel momento in cui si paventano scenari sportivi drammatici, che ipotizzano la separazione di Hamsik dal Napoli del futuro, arriva al San Paolo il Verona di Mandorlini.

Due reti di Marek e soprattutto una gara  superba. Per determinazione, volontà, grinta, carisma.

Ma…il “traffico” che opprimeva lo slovacco, che fine ha fatto?

Marek, il Napoli è tuo. Prenditelo.

 

 

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