Notizie

Elezioni presidenza Fifa. Le reazioni del mondo dello sport

Mondo del calcio spaccato dopo la conferma di Sepp Blatter al comando della massima organizzazione calcistica mondiale. In carica dal 2008 è al suo quinto mandato. Alla fine ce l’ha fatta. Più forte delle polemiche, degli scandali e di un’indagine dell’FBI, che ancora non si è conclusa e che nei prossimi giorni potrebbe coinvolgere proprio il neo eletto presidente. Con l’appoggio delle squadre africane e sud americane, di gran parte di quelle asiatiche e nordamericane, Blatter ha agevolmente superato la concorrenza di Alì Bin al-Hussein, il candidato sostenuto da Platini, dall’Uefa, dagli Usa e dal Canada.
Ecco i commenti dei principali protagonisti della contesa elettorale.

Sepp Blatter presidente Fifa per la quinta volta consecutiva: “Da parte dell’Uefa e del suo presidente c’è stata una vera e propria campagna d’odio. Io perdono tutti, ma non dimentico. Tuttavia bisognerà avere rapporti con Platini. La Fifa non può sopravvivere senza l’Uefa e viceversa. Stati Uniti e Inghilterra erano candidate a ospitare le Coppe del Mondo dei prossimi anni e hanno perso; nulla mi toglierà dalla testa che i loro attacchi siano solo delle coincidenze. Se gli Usa hanno a che fare con reati che riguardano cittadini americani li arrestino lì, e non a Zurigo dove si sta svolgendo un congresso. Da parte dell’Uefa e del suo presidente c’è stata una vera e propria campagna d’odio, non proveniente da una sola persona, ma da un’organizzazione che non ha compreso che nel 1998 io sono diventato presidente Blatter”.

Alì Bin al-Hussein l’antagonista di Blatter: Voglio ringraziarvi tutti. E’ stato un meraviglioso viaggio e voglio soprattutto ringraziare quanti di voi sono stati così coraggiosi da votarmi”

Michel Platini, presidente dell’Uefa: Sono orgoglioso che la Uefa abbia difeso e sostenuto un movimento per il cambiamento a Fifa. Cambiare a mio parere è fondamentale se questa organizzazione vuole riconquistare la sua credibilità. Mi congratulo con il mio amico il principe Alì per la sua campagna elettorale ammirevole e colgo l’occasione per ringraziare tutte le associazioni nazionali che lo hanno sostenuto”.

Josh Earnest, portavoce della Casa Bianca: “Questa è una decisione dell’organizzazione, che ora attraversa qualche difficoltà, spetta a loro prenderla”. 

Vitali Mutko, Ministro dello Sport della Russia, paese organizzatore dei mondiali del 2018: “Le elezioni del presidente della Fifa sono state democratiche ed è giusto che abbia vinto Blatter”. 

Greg Dyke, presidente della Football Association inglese, uno degli oppositori di Blatter: “Penso che i fatti di questa settimana siano stati drammatici per la Fifa e non posso credere che questa organizzazione possa riformarsi sotto la guida di Blatter. Ha avuto 17 anni a disposizione per riformare questo mondo e non ne è stato in grado. L’Inghilterra non si ritirerà da nessuna competizione della Fifa, sarebbe ridicolo. Ci saranno discussioni su quanto accaduto in questi giorni e sul futuro di questa organizzazione e l’Inghilterra farà valere le sue idee”.

Jerome Valcke, segretario generale della FIFA: “Il Principe Alì ha merito. 73 voti, questo è un bene. Ma Blatter è Blatter. La FIFA è la vittima. E’ lei la parte lesa per la giustizia svizzera”.

Luis Figo, uno dei candidati alla presidenza ritiratosi prima delle votazioni: “Questo voto è servito solo per giustificare la scelta di un uomo che non può restare alla testa del calcio mondiale. Contrariamente a quanto ha detto il signor Blatter, gli eventi dello scorso mercoledì non macchiano il calcio, ma la Fifa e i funzionari che hanno condotto l’organizzazione fino a qui. Il calcio non è colpevole del fatto che i leader del massimo organismo, che dovrebbe regolamentare, non abbiano integrità e carattere. Non si può guidare la Fifa facendo tabula rasa delle regole più elementari di trasparenza, legalità e democrazia. Queste regole, come ho denunciato, non c’erano e si è visto”.

Comments

comments

Ultimi Articoli

To Top