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Fuorigioco si, fuorigioco no. Tante balle, facciamo chiarezza

Primo tempo, secondo, supplementari, calci di rigore ad oltranza. E’ sembrata questa la sequenza temporale relativa alle discussioni arbitrali riguardanti Juventus-Milan valida per la 22° giornata del campionato di serie A. Una gara infinita, appunto. Sul banco della discussione l’episodio che ha visto l’argentino Tevez involarsi verso il portiere avversario sul filo del fuorigioco, e depositare la palla in rete per il primo vantaggio juventino.

Rete valida o fuorigioco?

La polemica divampa immediatamente, nel post-partita prima, il giorno dopo, in maniera ancora più rovente, direttamente per bocca dell’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani. Il braccio destro di Silvio Berlusconi, ci è andato giù duro, dichiarando che ciò che si vede in Tv è ciò che la Juventus vuol far vedere (attraverso la messa in onda di replay preparati ad hoc).
A prescindere dalla risposta della dirigenza juventina, prontamente arrivata, in Tv, sui media in generale, ma soprattutto sui Social, hanno preso repentinamente corpo i sostenitori filo-milanisti, contrapposti ai sostenitori delle tesi innocentiste juventine.
Moltissime le immagini divulgate relative all’episodio incriminato, così come le teorie grafiche ad esse correlate. Non ultime, quelle esposte ieri nella trasmissione Tribuna Sport, storico rotocalco in onda su Televomero, condotta da Carlo Caporale e Tiziana Pirone, nella quale i conduttori, supportati dall’editrice della nostra testata, Italia Mele, sostenevano la colpevolezza juventina.

Facciamo un pò di chiarezza:
Al di la di tutte le teorie enunciate, molte delle quali assolutamente fallaci, possiamo tranquillamente affermare che dinanzi ad una fermo immagine di un campo di calcio, come quello che vedete di seguito, non è assolutamente possibile stabilire se il fuorigioco c’è o meno. Vediamo perchè:

Nell’immagine esiste una sola linea trasversale al campo (quella di centrocampo). Ne occorrono almeno due.

 

La linea obliqua tracciata per stabilire la posizione di Zaccardo e Tevez (come quella che vedete di seguito),

non può essere tracciata a caso secondo un’idea di prospettiva (come fatto in questa immagine), ma in maniera assolutamente geometrica (come faremo noi).

Questo è il procedimento da seguire grazie ad un rudimentale ma efficiente esempio:

1) La linea di fondo campo (E) e la linea dell’area di rigore (D), vanno prolungate verso l’alto fino a congiungersi in un punto, chiamato punto di fuga.

2) Da questo punto (fuga), si traccia una ulteriore retta che passa per il calciatore arancione (B). Se il calciatore color oro (A), si trova al di la della retta (C), il suddetto calciatore è in fuorigioco.

Ne deduciamo che il sistema prospettico non può essere assolutamente applicato se non sono presenti nell’immagine le due rette “D” ed “E” grazie alle quali si ottiene il punto di fuga.

Con una sola retta (come nell’immagine che segue),

non può essere trovato il punto di fuga, di conseguenza non può essere tracciata alcuna retta aggiuntiva (C), e quindi non si potrà stabilire se il calciatore (A) si trovi al di qua o al di la di essa.

Nel caso specifico del fuorigioco non fischiato a Tevez, dunque, eseguendo il seguente procedimento grazie all’immagine televisiva che segue, l’unica ad avere immortalato due linee trasversali al campo, (quella di fondo e quella di centrocampo),

ci si accorge che, seppur di poco, il calciatore juventino si trova al di la della linea aggiuntiva (C) che passa per i piedi del difensore milanista, per cui è in fuorigioco.

Con il medesimo procedimento, al di là della posizione della telecamera che immortala l’immagine (che non ha nessuna valenza), si può analizzare il fuorigioco non fischiato a Caceres nella gara Juventus-Napoli. In questo caso, grazie all’immagine che segue,

si può stabilire la posizione dell’uruguaiano grazie alla presenza di due linee trasversali (la linea di porta e la linea dell’area di rigore). Anche in questo caso, risulta netto il fuorigioco del calciatore della Juventus.

 

 

 

 

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