Serie A

Gli avversari. La Fiorentina, la squadra del primo e dell’ultimo

In partite con la “Viola” avversaria, il Napoli ha vinto il primo scudetto nel 1987 e l’ultimo trofeo (la Coppa Italia) nel 2014.

Una squadra ferita dopo l’ultima sconfitta in casa della Lazio che ha bisssato quell nel recupero della terza giornata in casa del Genoa.

La Fiorentina in Europa League si è qualificata ai 16esimi di finale dove incontrerà i tedeschi del Borussia Moenchengladbach. In campionato dopo 17 giornate è ottavo in classifica con 26 punti (a -8 dal Napoli), conquistati con 7 vittorie (4 in casa), 5 pareggi (4 in casa) e 5 sconfitte tutte in trasferta).

La Fiorentina con 25 gol segnati (8 in casa) è l’ottavo attacco del campionato, mentre con 21 gol incassati (4 in casa) è la settima difesa del campionato.

Il 46enne allenatore portoghese Paulo Sousa di solito schiera la squadra con il 4-3-3 o il 3-4-2-1 e la scelta del modulo dipende molto dal recupero di Borja Valero più adatto, nell’idea di gioco di Sousa, a giocare in coppia con Ilicic da trequartista alle spalle della punta.

I pericoli maggiori per il Napoli potrebbero arrivare dalla capacità realizzativa di Kalinic e dall’imprevedibilità sull’out destro di Bernardeschi dotato anche di un tiro potente e preciso, che potrebbe essere schierato trequartista al fianco di Ilicic in caso di forfait di Borja Valero. Centrocampo fisico e dinamico con Badelj e Vecino che formano con il colombiano Sanchez un trio che potrebbe creare qualche fastidio al reparto centrale del Napoli.

Le punizioni di Ilicic e le incursioni in area dei difensori (Astori, Gonzalo Rodriguez e Tomovic) in occasione dei calci d’angolo, rappresentano un’arma in più per Sousa.

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