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Gli avversari. Un Toro ferito nell’arena del San Paolo

La sfida della 17esima giornata di Serie A in programma al San Paolo alle ore 15:00 di domenica 18 dicembre, divide i tanti ex delle due squadre: da Moggi a Pavarese, da Reja a Ventura, da Novellino a Mondonico e Simoni, da Castellini a Claudio Sala, da Pecci a Crippa, da Corradini e Fusi a Francini e Cruz, fino a Quagliarella e Stefan Scwoch. Sono solo alcuni dei protagonisti che hanno giocato sia con la maglia del Napoli che con quella del Torino.

 

Il “Cuore Toro” In esclusiva per 100×100 Napoli Franco Selvaggi, campione del mondo con l’Italia ai mondiali di Spagna 1982, ha spiegato il valore, il significato, l’importanza di indossare la maglia del “Grande Torino” soprattutto dopo la disgrazia di Superga del 4 maggio 1949.

Proprio al “Cuore Toro” Sinisa Mihajlovic farà appello per interrompere la serie negativa di due sconfitte consecutive e provare a uscire dal San Paolo con qualche punto in più in classifica.

L’allenatore serbo la scorsa stagione stava per diventare il tecnico del Napoli, poi De Laurentiis ha preferito Sarri. La rabbia di Mihajlovic potrebbe essere un’arma in più per il Torino al San Paolo. La sua squadra, schierata abitualmente con il 4-3-3, ha nella grinta e nell’intensità di gioco la forza di un collettivo formato da un mix di giovani ed esperti.

Belotti, già 11 gol in questo campionato, e i dribbling e la rapidità di Lijaic e Iago Falque rappresentano i principali pericoli per il Napoli. Lo sviluppo della manovra è organizzata a centrocampo dall’ex Napoli Valdifiori con l’aiuto di Benassi e Baselli  e il supporto della spinta dei due esterni difensivi (Zappacosta a destra e il giovane Barreca sulla sinistra). Il tallone di Achille dei granata è rappresentato dalla coppia di centrali (Rossettini-Castan) e dal portiere inglese Hurt (ex Manchester City) che alterna delle incredibili prodezze a imbarazzanti errori. I due centrali di difesa spesso si propongono in attacco in occasione dei calci piazzati.

Non sarà della partita l’esterno Molinaro che lo scorso mese di settembre si è rotto il legamento crociato del ginocchio sinistro. Obi invece sembra in fase di recupero ma è difficile che sia nell’undici titolare contro il Napoli.

Dopo le prime 16 giornate il Torino è ottavo in classifica con 25 punti in virtù di 7 vittorie (2 in trasferta con Palermo e  Crotone), 4 pareggi (2 in trasferta con Pescara e Udinese) e 5 sconfitte (4 in trasferta con Milan, Atalanta, Inter e Sampdoria).

Con 32 gol segnati (12 in trasferta) il Torino è il terzo miglior attacco del campionato alla pari proprio del Napoli e dietro Roma e Juventus. Dal punto di vista realizzativo il Torino sembra avere qualche difficoltà nelle parti centrali dei due tempi, mentre è particolarmente prolifico nei primi 15 minuti di ogni tempo.

Con 22 gol subìti (12 in trasferta) è invece l’undicesima difesa del campionato. Particolarmente concentrata nella prima mezz’ora di ogni incontro, la difesa sembra perdere efficacia negli ultimi 15 minuti considerando che tra il 75° e il 90° ha subìto il 35% dei gol incassati.

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