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Grassi: “Voglio diventare una bandiera come Hamsik. Napoli è una grande piazza, ora testa al campionato”

Il centrocampista azzurro ha parlato del recupero e della situazione del Napoli. Alberto Grassi, neo-acquisto del Napoli, ha parlato a radio Kiss Kiss Napoli. Ecco le sue dichiarazioni: “Sono stato un po’ sfortunato perché ero contentissimo dell’arrivo a Napoli ma mi sono fatto male subito. Piano piano sto mettendo alle spalle l’infortunio e sono rientrato in gruppo. Il recupero procede bene. I compagni mi hanno accolto a braccia aperte facendomi sentire in famiglia. Mi hanno scritto quasi tutti i compagni quando ero in ospedale per accertarsi del mio recupero e dell’operazione. Mi sono stati vicini sin dal mio arrivo. Purtroppo ho lavorato poco per ora con Sarri ma oltre che un bravo allenatore mi sembra una brava persona, brava a rapportarsi con il gruppo e questo è importante.

Ho sempre fatto la mezz’ala, destra o sinistra con una prevalenza a sinistra anche se ho giocato di più a destra. Ora lavoro da mezz’ala sinistra. Essere paragonato ad Allan e Hamsik è un grandissimo complimento perché sono due grandissimi calciatori. Spero di poter fare il loro percorso e diventare una bandiera come Hamsik. Mister Reja è un grande, si fa sentire spesso, mi ha dato tanti consigli mi ha fatto lavorare e sentire subito parte del gruppo. Devo tanto a lui. 

C’è la consapevolezza che abbiamo dato tutto, che loro hanno fatto gol con un cross ma chiunque abbia visto la partita sa che meritava il Napoli di passare sotto ogni aspetto. La partita di lunedì, come ha detto Valdifiori ogni partita sarà una finale da qui alla fine. La Fiorentina è un’ottima squadra soprattutto in casa ma se facciamo il nostro gioco come sappiamo possiamo metterli in difficoltà. Siamo tutti molto dispiaciuti perché volevamo andare avanti in Coppa ma il lato positivo è che si prepara meglio la partita di campionato e si possa avere una settimana tipo per arrivare bene alla domenica.

Mi hanno accolto veramente tutti bene, dal primo all’ultimo. Non ce n’è uno su cui possa dire qualcosa, tutti mi hanno accolto alla grande. Di leader ce ne sono tanti. Ringrazio mister Reja per i messaggi di stima. Quando è saltato fuori l’interessamento del Napoli mi ha parlato di come è la città, di come è l’ambiente parlandomene molto bene. Non ce n’era bisogno comunque perché si sa che ambiente è Napoli, soprattutto sotto l’aspetto calcistico. Poi da giovane è un sogno lavorare con questi campioni.”

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