Era soprannominato “Il tulipano nero” e negli anni ottanta era considerato l’anti-Maradona. Ruud Gullit ha giocato nel Milan di Sacchi negli anni ottanta componendo con Van Basten e Rijkaard un fenomenale trio di calciatori olandesi.
Oggi Gullit ha 55 e fa il commentatore televisivo e alla vigilia di Milan-Napoli in un’intervista a “Repubblica” ha ricordato le sue sfide contro Maradona:
“Per me Maradona è stato il più grande. Se mi dite di Messi e di Cristiano Ronaldo vi rispondo che loro possono dribblare, Diego no, doveva saltare per forza l’avversario, altrimenti gli avrebbero rotto la gamba come ha fatto Andoni Goikoetxea, il macellaio di Bilbao, gli fratturò la caviglia. Maradona è meglio di Messi e Ronaldo Per genialità e generosità. Allora gli attaccanti non erano protetti dal regolamento. L’arbitro fischiava il fallo solo se le gente come me veniva abbattuta. Oggi per fortuna è diverso. Messi e Ronaldo hanno una squadra che lavora per loro, sono l’ultimo meraviglioso pezzo di una catena di montaggio, Maradona era solo, preda degli avversari. Buttarlo giù era una croce al merito. Un’altra cosa che mi piace di Diego è che nessuno dei suoi compagni ne ha mai parlato male. Significa che per loro c’era sempre”.
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