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Hamsik: “La maglia del Napoli una seconda pelle per me, la mia missione è vincere lo scudetto”

Il capitano del Napoli Marek Hamsik ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano “Repubblica”.

Questi alcuni passaggi dell’intervista che è possibile leggere in versione integrale sul quotidiano “Repubblica” oggi in edicola:

Il record di Maradona.

Il record di Maradona non mi assilla: se arriva oggi contro il Torino è una soddisfazione in più, nient’altro. Diego rimarrà comunque insuperabile, veniva da un altro pianeta, lui”.

Il record di Bruscolotti.

“La mia missione sarà compiuta solo con la vittoria dello scudetto. Deve essere quello il punto d’arrivo della mia lunga storia con il Napoli. Poi potrò voltare pagina e dedicare un po’ più di tempo alla mia scuola calcio, che ho già inaugurato in Slovacchia”.

La sua carriera in azzurro.

“Mi guardo indietro e ne sono orgoglioso. Sentivo che Napoli era il posto giusto per me e ho voluto che lo diventasse. Questa maglia è diventata la mia seconda pelle, mi gratifica essere considerato un bandiera”. 

Sullo scudetto.

“Siamo andati spesso vicinissimi alla grande impresa. Quest’anno la lotta è serrata e noi siamo lì, con Inter e Roma. Speriamo che qualcuna delle prime cominci a calare. Ma la favorita resta la Juve, come sempre”.

Sul suo rendimento.

“In campo sono sempre lo stesso, non ho cambiato ruolo o posizione. Nei passaggi riusciti, nei chilometri percorsi e nei recuperi il mio rendimento è in linea con le precedenti stagioni. Non mi sento in crisi e le sostituzioni vanno accettate. Con Sarri abbiamo tutti un rapporto eccellente: io e i miei compagni. La crescita del Napoli è stata straordinaria ed è merito del nostro allenatore. I bilanci personali li farò solo a fine stagione, comunque: di solito in doppia cifra ci arrivo… Io leader? Si può essere leader in molti modi e io ci provo dando l’esempio ai miei compagni, in campo e fuori. Ci pensa Sarri a sbattere i pugni sul tavolo, nel nostro spogliatoio”.

Sul momento del Napoli.

“La nostra stagione era stata da 10, fino a tre partite fa. Resta da 7.5 e contro la Fiorentina ho già visto dei segnali di ripresa, abbiamo solo pagato dazio agli infortuni e a un po’ di stanchezza. Tutto qui”.

Fonte la Repubblica.

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