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Hamsik: “Voglio tatuarmi lo scudetto. Ho dei divieti contrattuali”

Il capitano del Napoli è il protagonista di un’intervista a “Break”, rivista patinata slovacca.

401 presenze in azzurro, oramai bandiera della squadra partenopea, Marek Hamsik anche in patria non fa nulla per nascondere questo suo amore viscerale per la città. Tutto ciò traspare anche attraverso un’intervista alla rivista slovacca “Break Magazine”, uscita in questi giorni ma rilasciata durante la sua ultima apparizione con la Nazionale a fine marzo. Queste alcune delle sue dichiarazioni:

“Scudetto? spero di vincerlo prima o poi. Non so davvero cosa possa succedere a Napoli se lo vincessimo, quando abbiamo vinto alcune Coppe abbiamo festeggiato tantissimo, per lo scudetto credo possa esplodere anche il Vesuvio. Ovviamente farei subito un tatuaggio per l’occasione, così come ho già fatto per la Coppa Italia e per la qualificazione ai Mondiali nel 2010.

Quanto sono importanti i tatuaggi per me? sono una mania, il primo lo feci a 16 anni e rappresentava un ideogramma cinese. Ho il corpo pieno di disegni, me ne farei altri ma mia moglie Martina non è d’accordo e spesso si lamenta, anche se uno è dedicato al nostro matrimonio ed un altro ai miei figli. Devo ammettere che però ne ho tanti che non hanno un significato preciso.

Il mio modello è Pavel Nedved, non solo in campo ma anche fuori. Quando iniziò a giocare in Italia cominciò a vestirsi in una maniera elegante e coinvolse praticamente tutti. Faccio shopping con mia moglie ed ognuno sceglie ciò che vuole, senza farsi influenzare. Spendo ma non troppo, il mio massimo è un giaccone di pelle pagato 2500 euro. Mi piace indossare subito quello che compro, infatti il mio armadio fra poco esplode, dentro c’è anche un vestito di carnevale strano: quello da prostituta che ho indossato qualche tempo fa.

Napoli è una bellissima città. I furti? è capitato un paio di volte, capita, adesso so che certi oggetti in città forse è meglio non indossarli. Non esco tantissimo ma solo perchè mi godo molto di più la casa dopo la partita: mia moglie e i miei figli sono lì ad aspettare che io torni ed è giusto che io stia con loro, però vado dal parrucchiere ogni 10 giorni, mi piace curare il look ed essere un esempio per i bambini napoletani e slovacchi.

A Napoli mi manca molto sciare, sia perchè non c’è neve sia perchè nel contratto ho un divieto di farlo, visto che è uno sport molto pericoloso. Ho il divieto di andare anche in bici e in moto, però mi godo le auto. Ho realizzato il sogno di avere una Ferrari, ovviamente rossa perchè secondo me non può avere altro colore una macchina come quella”.

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