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Il Mito di Parthenope Ciuccius, Dea del Calcio Napoli

Dopo anni di sacrifici, mettendo da parte molto lentamente e quotidianamente qualche risparmio, Aurelius De Laurentiis

è riuscito ad acquistare una bella e potente automobile che si fa notare per la sua bellezza, per la qualità del suo guidatore e per il suo apprezzabile motore, potente si, ma non ancora il più potente. L’auto è di colore azzurro e si chiama Calcio Napoli. La utilizza per gareggiare, al traguardo ci arriva sempre, ma mai primo. Lungo il percorso incontra asperità, difficoltà, ostacoli. Vive momenti belli ed esaltanti quando riesce a sorpassare avversari e scalare la graduatoria ma anche momenti deprimenti quando si accorge che e’ costretto a rallentare e farsi sorpassare dagli altri. Ma il traguardo è li, sempre più vicino, anno dopo anno il motore viene potenziato sempre più, si incrementano i suoi cavalli così come le posizioni scalate in classifica di arrivo al traguardo. Avrebbe vinto di li a poco, pochissimo. Ma la smania si impossessa del Calcio Napoli, vuole vincere, ha “fame”. Inizialmente gareggia solo una volta al giorno e nonostante fosse “giovane” ed inesperto, la distanza tra se e il traguardo si assottigliava sempre più. La smania e la voglia di vincere ormai si è invaghita di tutti, così il Calcio Napoli guidato da Rafilinus Benitez ha deciso di gareggiare anche il pomeriggio partecipando ad una gara ancora più dura ma molto stimolante. Una gara in cui avrebbe corso con automobili potentissime, una gara che non avrebbe mai potuto vincere ma che saremmo stati certi gli avesse donato un grande ed indimenticabile brivido. Questa stupenda auto azzurra, purtroppo, non regge la fatica della doppia competizione, disperde le energie, usura oltremodo la sua seppur efficiente meccanica e finisce per arrancare in entrambe le gare finendo per non vincere non solo la competizione in cui partiva già palesemente sconfitta ma anche quella che, investendo ancora un altro po di pazienza, impegno e tempo, avrebbe potuto vincere.
La mitologia greca è una fucina inesauribile di insegnamenti, molti dei quali esplicitati attraverso metafore, i miti appunto. Quello di Parthenope Ciuccius ci ha voluto insegnare che non bisogna chiedere a qualcuno o a qualcosa più di quanto questo qualcuno o questo qualcosa possa offrire. Ci insegna che solo chiedendo il fattibile, il possibile, l’auspicabile, si può ottenere qualcosa evitando di rimanere con un pugno di mosche in mano.

Non bisogna perdere di vista la realtà. Il Napoli è una squadra forte al punto da provare, e ripetiamo provare a lottare per il vertice nel campionato italiano ma è anche una squadra che CERTAMENTE non ha le potenzialità per vincere la più importante competizione europea, la Champions League. Due dati sono certi: 1) Il Napoli non è ancora lo squadrone che può competere per vincere sia il campionato italiano che la massima competizione europea. 2) Il Napoli arriva a giocare le partite di Champions con una trepidazione che penetra nei tessuti epidermici di una città intera e soprattutto in quelli dei calciatori azzurri che, inevitabilmente, sottraggono energie mentali e fisiche alle altre competizioni. Noi non crediamo alla problematica tattica. Crediamo sia caricata oltre misura da parte di tutti una competizione (la Champions League) che seppur affascinante finisce per trasformarsi in ciò che frena lo slancio verso la vetta di un campionato tutto sommato mediocre. E allora, considerato non sia completo il processo di crescita affinchè il Napoli sia sullo stesso livello di squadra come Barcellona e Bayer Monaco, perchè non far confluire tutte le energie verso la competizione che è (forse) alla portata del Napoli e vivere la Champions League come una competizione che inorgoglisce e che va semplicemente onorata al meglio serenamente? Forse sarebbe il caso di ascoltare il suggerimento della Dea Parthenope Ciuccius e concentrare le proprie attenzioni su di un campionato che ci vede, nonostante tutto, ancora protagonisti. Dinanzi a noi uno sfondo celeste pastello nel silenzio più assoluto. Si allontana la musichetta Champions, si avvicina la Lazio.

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