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Il Napoli, l’Europa e gli investimenti nei settori giovanili

Ormai è un refrain, in Italia si dovrebbe investire di più sui giovani. Già nel 1995, l’Aiax, spendevano 2 miliardi di lire per le giovanili. Ma esattamente, quanti soldi spendono le squadre ogni anno nei propri vivai? E quanto sono avanti all’estero rispetto a noi?

Dall’elaborazione fatta da Calcio&Finanza, emerge un dato. In 11 anni la Masia, il centro tecnico del Barcellona, per la vendita di giocatori addestrati in casa, ha incassato ben € 112 milioni, senza mettere in bilancio quei calciatori, da Messi ad Iniesta rimasti in organico. 

Per rinnovare la Masia, il Barcellona ha speso 10 milioni di euro, che è quasi il doppio di quanto spende per esempio l’Inter, ferma a quasi 6 l’anno ed il Napoli non arriva al milione. Le 20 di Serie A ne spendono circa 50. In tutto, da solo in media il Barcellona ne spende 15.

La Masia: una struttura da 68 milioni

Il mitico centro tecnico Blaugrana è composto dai 5 campi in erba naturale ai 4 in quella sintetica, più uno specifico solo per i portieri. A questi si aggiungono un padiglione multiuso per basket e pallamano (il Barcellona è una polisportiva) e la Nuova Masia, che dal 2011 ospita il nuovo collegio di 4000 metri quadrati per i giovani che alloggiano nel centro. Tutta la struttura è costata 68 milioni di euro, di cui 25 per l’opera di urbanizzazione. Il suo mantenimento è pari a circa il 6€ del, contro il 2-3% in media del nostro calcio.

La City Football Academy: 250 milioni per i giovani

Anche il board del City, ha deciso di investire in un nuovo centro tecnico. Il costo della cifra è da capogiro, circa 250 milioni di euro. Ma la nuova City Football Academy sarà dotata di tutto, dai campi in erba e sintetici alle palestre, dedicati a 450 giocatori compresi tra gli 8 anni e quelli della prima squadra. Un modo per il City di aggirare e tornare a rispettare i parametri del FFP: infatti, la Uefa, non considera tra le passività,  gli investimenti fatti per stadi e strutture giovanili.

Minima spesa, massima resa: il caso del Borussia Dortmund

Si possono ottenere risultati positivi anche spendendo 6 milioni di euro a stagione. L’esempio è quello del Borussia Dortmund, quest’anno in difficoltà in campionato, ma squadra passata in pochi anni da rischio crac nel 2006 a giocarsi la seconda finale di Champions della sua storia nel 2013. Nel corso degli anni, c’è stata la volontà della dirigenza di investire sui giovani. Anche qui, naturalmente, il segreto è stato quello di investire nel centro tecnico. 

I piani futuri della Juve: 40 milioni, giovani compresi

In Italia, dopo lo stadio di proprietà, la Juventus vuole primeggiare anche per quanto riguarda i giovani. Il progetto dei bianconeri ricalcherà, grosso modo, quello del Manchester City, con investimenti, naturalmente, minori. La Juventus prevede di spendere circa 40 milioni di euro. Dopo i 125 per lo Juventus Stadium, ha in mente di riqualificare la zona torinese della Continassa, adiacente allo stadio, cosa per altro già in cantiere e nel proggetto di costruzione dello stadio, per avere una nuova struttura con campi d’allenamento per la prima squadra e le giovanili, oltre al nuovo liceo sportivo. Il club bianconero è entrato in possesso ufficialmente dell’area ed ha affidato in esclusiva a BSG, Beni Stabili Gestioni, società di gestione del risparmio, l’incarico per la costituzione di un fondo comune di investimento immobiliare, finalizzato allo sviluppo del progetto.

Lo Stadio, il centro tecnico con strutture all’avanguardia, lo sviluppo del settore giovanile, cose alla base per lo sviluppo di un club e, nel nostro caso, anche per l’eventuale crescita con Benitez saldo al comando.

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