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Il presidente dal nome impronunciabile, che ha fatto grande il Leicester

Il cognome cambiato addirittura dal Re della Thailandia. Tutto ha inizio nel 1989 con l’apertura di un negozio duty free nell’aeroporto di Bangkok. Un’intuizione geniale in previsione del boom del turismo in Thailandia, che ha portato all’espansione dell’attività fino ad avere il monopolio del duty free dell’aeroporto della capitale thailandese. Così il 58enne Vichai Raksriaksorn è diventato uno degli uomini più ricchi del suo paese. Nel 2013 il Re della Thailandia gli cambia il cognome in Srivaddhanaprabha, perchè in Thailandia il cambio di cognome da parte del Re è un riconoscimento del quale andare orgogliosi. 

Nel 2010 Vichai Srivaddhanaprabha comprò il Leicester in bancarotta, risanando i debiti e rilanciando il club fino al ritorno in Premier League. La scorsa stagione una miracolosa salvezza, quest’anno la storica vittoria della Premier League vinta per la prima volta nella sua storia dal Leicester.

Ma il presidente dal cognome impronunciabile di soldi ne ha spesi tanti per riportare in alto il Leicester. Circa 200 milioni di euro in tre anni, spesi non solo per comprare i calciatori ma investiti anche in strutture. Soldi spesi con intelligenza considerando che l’algerino Mahrez (24 anni) è stato acquistato dal Le Havre per circa 650.000 euro e Kantè è stato prelevato per poco e niente dal Caen nella Serie B francese. 

Ora parte di quei soldi saranno recuperati e reinvestiti dai maggiori introiti per i diritti Tv, il merchandising, la partecipazione alla prossima Champions League, il maggiore contributo degli sponsor, che dovrebbero portare il fatturato a circa 450 milioni di euro (altro che Cenerentola).

Il presidente dal nome impronunciabile non ha intenzione di fermarsi alla vittoria della Premier League. Anzi è intenzionato a rilanciare, come confermato dal figlio Aiyawatt:

Non siamo una squadra che fa crescere i giocatori per altre squadre. Tutti i giocatori vogliono restare e vendere i giocatori non rientra nei nostri piani”.  

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