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L’eclissi dello scugnizzo…e della scugnizzeria

Le convocazioni delle rappresentative giovanili nazionali, evidenziano un dato poco incoraggiante sul Napoli. Scugnizzo  è un termine del dialetto napoletano, che deriva da scugnire (scalfire). Infatti il principale gioco degli scugnizzi era lo strummolo (una trottola di legno) e l’obiettivo del gioco era quello di scalfire quello degli altri. Comparso per la prima volta nel 1888, identificava in un primo momento i bambini di strada indirizzati verso la malavita. La vera diffusione però è avvenuta solo nel 1895, quando lo scugnizzo era (e ancora oggi è così) sinonimo di simpatia positiva, di bambino intelligentemente furbo perchè cresciuto in strada, sua vera maestra di vita.

Proprio da questa sua positività, il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis si è ispirato per dare un’identità alla progettazione del settore giovanile del Calcio Napoli. Peccato che leggendo le convocazioni delle selezioni giovanili della Nazionale Italiana, di scugnizzi non ce quasi traccia. C’è il solo Luperto, “scugnizzo” leccese a rappresentare Napoli nella Under 20. Nelle altre formazioni, Under 17, Under 19 e Under 21, non c’è nessun rappresentante dei colori azzurri. Della Roma ce ne sono 7, del Milan e dell’Inter ce ne sono 6 a testa, della Juventus 5, oltre quelli che sono in prestito ad altre squadre. 

Eppure i calciatori convocati in queste rappresentative nel 2004 (quando De Laurentiis ha acquistato il Napoli) e nel 2007 (quando il Napoli è tornato in Serie A) avevano massimo:

SELEZIONE 2004 2007
UNDER 17 6 anni 9 anni
UNDER 19 8 anni 11 anni
UNDER 20 9 anni 12 anni
UNDER 21 10 anni 13 anni


Nelle intenzioni di De Laurentiis c’era come obiettivo quello di seguire l’esempio della “cantera” del Barcellona e del settore giovanile dell’Ajax, due progetti organizzativi dei rispettivi settori giovanili impeccabili, quasi perfetti.

Il solo Luperto a rappresentare Napoli nelle giovanili dell’Italia, significa che qualcosa non ha funzionato nel progetto della “scugnizzeria”. Pochi investimenti? Carenza di competenza nello scouting? Ritardati o mancati accordi con le scuole calcio locali e, magari, del resto d’Italia? 

Chi può e chi deve, si ponga la domanda e si dia la risposta. L’importante è farlo presto.

Lo suggerisce anche la lista dei calciatori presentata all’Uefa per l’Europa League. Ci sono solo 22 nomi anzichè 25, come consentito dal regolamento. I tre nomi mancanti, sono proprio quelli degli “scugnizzi” che dal 2004 a oggi non sono cresciuti sotto l’ala protettrice della SSC Napoli.  

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