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La favola della qualificazione scontata

Il Dnipro “avversario facile” solo se non lo conosci.
Nessuno si è dannato l’anima quando dall’urna di Nyon è stato sorteggiato il Dnipro per la semifinale di Europa League contro il Napoli. Fino a ieri, un coro quasi unanime di ottimismo, leggendo il nome dell’avversario. 
E in effetti, ieri il Napoli ha dimostrato sul campo di essere superiore agli avversari.
Tuttavia al San Paolo è arrivata una squadra di tutto rispetto, che avvalora la prestazione degli uomini di Benitez. Il tecnico era stato chiaro nella conferenza stampa pre-gara: E’ una squadra che subisce pochi gol. Ha perso solo due partite nel 2015. Ha una fase difensiva corta e stretta, con tanti giocatori di esperienza e qualità. Sarà una gara difficilissima“. Dichiarazioni a cui avevano fatto eco quelle di Marek Hamsik: “Forse il Dnipro non è famoso come Siviglia e Fiorentina, ma è un’ottima squadra. Nel 2015 ha perso solo due volte, contro Shakhtar ed Ajax, ed ha una difesa eccellente, che ha incassato solo due gol nelle ultime dieci gare”. Molti hanno pensato alle solite dichiarazioni di rito, ma la realtà dice altro.

Oltre alle già citate due sole sconfitte del 2015 e i due soli gol subiti nelle ultime dieci partite, in prospettiva della gara di ritorno, il Dnipro non subisce gol in casa dall’1 dicembre dello scorso anno. In Europa League, il dato è ancora più significativo: l’ultimo gol incassato in un match casalingo risale al 23 ottobre. Nella fase ad eliminazione diretta, a tutt’oggi Boyko è imbattuto tra le mura amiche.

Numeri che sono valsi la semifinale di Europa League, collezionando lo scalpo di Olympiakos, Ajax e Bruges, non proprio le ultime arrivate. In campionato, gli uomini di Markevyč hanno guadagnato la seconda posizione, superando lo Shakhtar Donetsk di Lucescu, squadra stabilmente in Champions League negli ultimi anni. Proprio l’eventualmente mantenimento della seconda piazza, garantirebbe al Dnipro l’accesso al terzo turno preliminare della prossima Champions League. Niente male per una cenerentola.

Anche il Patron ucraino non è certo l’ultimo arrivato. Igor Valeriyovych Kolomoyskyi è uomo di punta dell’oligarchia ucraina, nonchè numero uno di PrivatBank, il più imponente istituto di credito ucraino, attraverso cui esercita interessi anche nel settore dell’olio, del gas e della televisione. Economist stima il suo patrimonio attorno al miliardo e mezzo di dollari. Ha investito inoltre 40 milioni per la costruzione dello stadio del Dnipro.

In conclusione quindi, il Napoli non andrà a far visita al Barcellona, ma neanche ad una squadra di terz’ordine, come qualcuno aveva frettolosamente bollato la compagine ucraina. Serviranno equilibrio e concentrazione del miglior Napoli per staccare il biglietto per la finalissima di Varsavia.

Articolo di Fabio Cotone

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