Scuola di Giornalismo Sportivo

Le Quattro giornate di Higuain

Settembre 1943: insurrezione del popolo napoletano contro l’invasore tedesco, durante la Seconda guerra mondiale.

Aprile 2016: insurrezione del popolo napoletano contro la maxi squalifica di Higuain. Al Dacia Stadium di Udine, gli azzurri hanno rimediato una brutta batosta, in seguito alla quale sono scivolati a 6 punti dalla Juventus. I sogni di scudetto dei partenopei forse non si sono definitivamente infranti, ma hanno subìto un duro colpo, venendo martoriati dai colpi di Bruno Fernandes e Thereau.
E adesso c’è da guardarsi anche alle spalle, visto che la Roma è a sole 4 lunghezze. Ma la sconfitta è passata quasi in secondo piano, eclissata da
 quanto successo a Higuain: provocato da Felipe, l’argentino l’ha colpito con un calcetto (a dire il vero assai discutibile).
Secondo giallo che diventa rosso. È qui che parte l’Higuain furioso: in preda a una crisi di nervi, il capocannoniere del campionato ha dialogato a muso duro con Irrati, gli ha messo le mani addosso e, chissà, forse gli ha detto frasi irripetibili.

Ma l’argentino chiedeva semplicemente di essere tutelato, di essere protetto, denunciava i colpi impuniti di Felipe. E poi le lacrime, al momento dell’uscita dal campo. Lacrime che dimostrano la voglia, l’attaccamento alla maglia e l’amore per Napoli del bomber della nazionale albiceleste.
Anche in questa giornata “nefasta”, è stato l’ultimo ad arrendersi: lo dimostrano la staffilata che è valsa il momentaneo pareggio, il duello rusticano con Felipe prima, e Irrati poi, e il pianto finale. 
Il verdetto del giudice sportivo è pesante: 4 giornate di squalifica, che gli faranno saltare anche il (probabilmente) decisivo scontro diretto contro la Roma. A meno che non venga accettato il ricorso della società azzurra (da Castelvolturno sperano in uno sconto di un turno).
Ma al di là del ricorso, tutto ciò potrebbe costare la Scarpa d’oro al Pipita, visti i ritmi elevatissi
mi ai quali sta viaggiando Cristiano Ronaldo, e chissà che non possa precludergli anche il record di gol in un’unica stagione, detenuto da Nordalh, autore di 35 reti nella stagione 1949/1950. Ma per l’Higuain ammirato in questa stagione realizzare 5 gol in 3 partite (o 4, a seconda dell’esito del ricorso) non è impossibile.
Ma comunque, record o non record, Scarpa d’oro o meno, quanto fatto da Higuain in questa stagione è da applausi. 30 gol in 31 partite di campionato, 
finora. Ci si aspettava un riscatto dopo la scorsa annata vissuta in chiaroscuro, soprattutto a causa di qualche errore di troppo dal dischetto, ma neanche il più ottimista dei tifosi avrebbe potuto immaginare una stagione simile, con numeri da capogiro.
Quella di Udine resta una macchia che non potrà cancellare questa stagione pazzesca del Pipita, forse il principale artefice della scoppiettante stagione azzurra. Stagione che non è ancora finita. 6 punti dalla vetta non sono pochi, ma mai dire mai. In attesa del ritorno del Pipita dalle sue personalissime Quattro giornate…o forse Tre.

                                                                                       

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