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De Laurentiis show. Dopo Benitez, Albiol e Maggio, il presidente sale sul palco e si racconta (dallo stadio a Balotelli, dallo scudetto alle frecciate a Mazzarri, a Maradona). Rileggi tutte le domande e le risposte degli azzurri

Dal teatro comunale di Folgarida, Benitez, Maggio, Albiol e a sorpresa De Laurentiis, hanno incontrato i tifosi azzurri.
Centinaia i tifosi accorsi nella cittadina a pochi chilometri da Dimaro, sede del ritiro, per porre domande e ascoltare i propri beniamini.
La prima domanda è per l’allenatore del Napoli. 
Come mai il calcio italiano è in crisi? Quali sono i tuoi suggerimenti per migliorare le cose?
“Il calcio italiano non si può giudicare solo per un Mondiale, come quello disputato dalla Spagna o dal Portogallo. A Napoli tutti vanno allo stadio ma in trasferta manca il tifoso accanto alla squadra. Questo va migliorato”.
Hai visitato tutti i luoghi più belli di Napoli?
“Non tutti, sul mio sito cerco sempre suggerimenti. Molte persone mi dicono vieni a casa mia!”
Come vedi Hamsik?
“A inizio stagione ha fatto sei reti, la qualità c’è ed è un giocatore che si interessa alla squadra. Non è un problema di ruolo ma se la squadra lo aiuta. Spero che faccia 12 reti quest’anno, credo che possa fare anche di più. Maggio e Albiol invece faranno 15 reti ciascuno… Però non nella nostra porta!. Marek è un grandissimo giocatore, non è assolutamente un problema”.
Intanto arriva in platea il presidente, applausi tra la gente presente.
Domanda ad Albiol. Per vincere la delusione con la Spagna ai Mondiali, serve conquistare lo scudetto con il Napoli?
“Dobbiamo lavorare molto, partita dopo partita e poi vediamo…”
A Maggio. Rinnoverai il contratto?
“Inizio il settimo anno a Napoli. Dopo tanti anni si pensa sempre a migliorare ma il mio primo pensiero non è al contratto ma fare bene per la città che lo merita”.
I calciatori perché non fanno le foto con i tifosi?
“Ci sono tanti tifosi del Napoli, i giocatori dedicano un’ora a tutti e firmano autografi. E’ impossibile fare una foto con tutti”.
A Maggio. Ti è pesata l’esclusione con la Nazionale?
“E’ normale si, ma ho accettato a testa alta. Ho perso un’opportunità ma ho avuto la possibilità di poter partire con il Napoli, cosa che in questi anni non ho mai fatto. Ora penso solo di far bene qui”.
A Benitez. Chi il Napoli deve temere in campionato?
“Abbiamo la mentalità giusta. Possiamo vincere con tutte”.
Un bambino regala un chupa chupa a Benitez e chiede: Per favore fammi vincere lo scudetto!
Risposta del tecnico: “Spero che il presidente non mi regali un chupa chupa….”
Per Maggio, qual è il tuo obbiettivo?
“Far bene qui”.
Su Reina, Albiol non commenta nulla…
Come si è integrato Koulibaly in squadra?
Albiol: Si è integrato bene, con lui parlo in spagnolo, gli fa eco Maggio: è giovane ma ha già avuto esperienza, qui può solo migliorare. Io invece parlo in napoletano…”
Ad Albiol: Ci pensi tu a far subire meno gol al Napoli?
“Penso che tutti devono pensare a fare il meglio possibile e subire meno gol… Magari guiderà la difesa proprio Koulibaly”.
Un bambino chiede a Benitez: Mazzarri ha bruciato Vargas, tu vuoi dargli una chanse?
“Abbiamo parlato col suo procuratore, mi piace. Ha giocato un buon mondiale vediamo se sentendo il calore della gente darà qualcosa. Vediamo cosa succede, non è facile recuperare la fiducia, noi lo aiuteremo”.
Un argentino chiede a Benitez: Mascherano non era utile al Napoli?
“Prossima domanda? Poi va dal pubblico e chiede chi è sposato? Tu, per esempio sei sposato e innamorato di tua moglie. Vuoi cambiarla per Claudia Schiffer? (non rispondere!). Bene, ma lei ti vuole, tu vuoi cambiare tua moglie? questo vale per Mascherano”.
Sempre al tecnico. Come vede la Serie A?
“Il lavoro paga, abbiamo giocatori con la mentalità giusta, possiamo vincere. Il calcio italiano dal punto di vista economico è indietro rispetto gli altri campionati ma dobbiamo migliorare per fare partite più divertenti per tv e tifosi. Il prossimo anno potremmo parlare di qualche titolo che abbiamo vinto…”
Come preferisce la pizza?
“Non ne mangio molta. Mi controllo e mangio solo l’antipasto…”
Un bimbo chiede a Benitez: Cosa manca a Napoli per non far vincere lo scudetto alla ‘rubentus’?
“Risponde Albiol (sorride il tecnico, ndr)… Noi il massimo che possiamo fare è giocare bene”. Albiol: Noi vogliamo vincere lo scudetto!
Il Napoli punta alla Champions?
“La partita di qualificazione è la più importante. Dopo, se ci qualifichiamo vediamo che succede…”. Il tecnico incita Maggio: “Maggio dici qualcosa!” Maggio: In base a queste due partite fondamentali si capirà il nostro futuro. Più si va avanti più si incontrano squadre che investono cifre altissime nel mercato. Albiol: E’ importante andare avanti in questa competizione molto bella. Ma è più importante il campionato”.
Cosa pensa di De Laurentiis?
“Avere una squadra con un bilancio positivo da anni non è facile, tutti vogliono spendere tanto. Non è facile comprare un giocatore che vale e guadagna molto. Lui mi deve spiegare dove possiamo arrivare, andiamo sul mercato e proviamo a fare il meglio… Se possiamo spendere di più però è meglio!”
Albiol su Khedira. 
“Parla tedesco non capisco nulla, meglio non venga…”
Per Benitez. Il suo motto sarà sempre ‘sin prisa, pero sin pausa’?
“Devo pensare un altro motto, ma questo è buono per ogni stagione. Sul futuro non so che succederà, sempre darò il 100 x 100 per la mia squadra e i miei tifosi…”
A Maggio. Sei veneto, che tifoseria preferisci? Vorresti essere capitano?
“E’ normale devo dire solo che la tifoseria napoletana è unica, in tutti gli stadi ci sono sempre tanti tifosi presenti e per noi questo è fondamentale. E’ uno stimolo in più. Quella dell’Hellas è diversa, io sono vicentino e c’è rivalità, evito di parlarne…. L’anno scorso mancava Hamsik ma ora è lui che merita la fascia”.
A Benitez. Zapata rimarrà?
“Sto lavorando con l’aiuto di Bigon, siamo una buona coppia. Io voglio dare la mia esperienza. quest’anno ho capito di più il calcio italiano. Domani arrivano tanti giocatori che erano in vacanza perché impegnati al Mondiale. La competizione tra loro sarà fondamentale. Duvan sta giocando bene, è giovane e deve crescere. Oggi, se lo vuole il Real poi non so…, è ancora un giocatore nostro e può crescere con noi!”.
Il tecnico e i giocatori salutano i tifosi.
De Laurentiis, non previsto, decide di parlare con i tifosi. Il giornalista Marino Bartoletti lo intervista.
Prima domanda: Sei innamorato di tua moglie? (imitando Benitez su Mascherano)
“Moltissimo” risponde il presidente…
Luglio 2004-luglio 2014. Dove non era il Napoli 10 anni fa, dove è ora solo grazie a De Laurentiis. Le capita mai di pensare a dieci anni fa, ‘la voglia, la pazzia, l’incoscienza e la fantasia’?
“C’è stata molta irruente passionalità. Ero a Los Angeles, discutevo con la Jolie e la Paltrow, dicendo loro: “non fate follie, dobbiamo promuovere il film”. Poi a Capri ho sentito un signore con la pancia che diceva mi compro il Napoli con 5 milioni, un’orrenda immagine di questo signore (Gaucci, ndr) che veniva da Santo Domingo. Pochi anni prima avevo fatto una proposta di 120 miliardi per comprare il Napoli e il presidente mi fece causa… avevo abbandonato l’idea del Napoli… Avevo ospite De Vito a Capri, non mi ha mai visto. All’insaputa della mia famiglia preparai tanti assegni circolari, 32 milioni in segreto e in prima persona… Dovevamo andare a Napoli a trovare un notaio, a Capri stavano tutti in vacanza. Mia moglie disse che ero pazzo, perché non sapevo nulla di calcio… (qui il presidente si commuove, ndr). L’Italia ha rovinato Napoli. In C andai a trovare Carraro e gli dissi: “Qui non funziona nulla!”. E lui mi rispose: “Me lo devi dire tu?”. Poi scoppiò Calciopoli e io mi vendicai… Mi hanno dato del visionario ma io comprendo le trasformazioni del mondo. Servono stadi virtuali, quanti siamo nel mondo? Non c’entrano allo stadio. Sento tante banalità… A Singapore c’è la base della rete fuorilegge del calcio scommesse con un fatturato superiore a quello della Coca-Cola e della cocaina. La ‘ndrangheta che ha studiato, domina il mercato insieme agli albanesi e i messicani dominando il mercato della cocaina (circa 350 miliardi all’anno) e quello del calcio scommesse 450 miliardi. In Inghilterra, Francia, Germania c’è una legge contro lo spaccio della droga, con il calcio scommesse nessuno capisce nulla, uno sta dentro e poi riesce… Tutti ci si sono fondati sopra. In questi ultimi 3 anni sono nate moltissime società per le scommesse, qualcuno del governo passato ha queste società… Il primo problema che deve risolvere la Lega è proprio questo, riportare la legalità nel calcio”.
Lei è l’unico presidente in ritiro con la squadra. Ci racconta la sua giornata media?
“La mattina faccio ginnastica, poi ho aperto un parco a tema a Roma, 170 ettari, giovedì ne partono i primi 30, diventerà il parco più grande del mondo. Abbiamo film e serie tv in America, il film di Natale che abbiamo cambiato (è il 31esimo), poi ho il mercato del Napoli. Con Bigon e Benitez ogni minuto diciamo: “Novità? E’ arrivata la telefonata?”. Benitez ha bisogno di alcuni giocatori a centrocampo. Ho dovuto cedere giocatori che mi hanno chiesto di andare via perché non giocavano. Ma se avessi un fatturato pari al doppio di quello che facciamo… Secondo voi, perché Conte è andato via? Ha capito che sarebbe stato molto complicato vincere una quarta volta…Poi pensa alla Nazionale. Su Mascherano: “lo vendono, vuole venire, quanto guadagna, quanto dovremmo pagarlo per tre anni e mezzo (è vecchio…) Preferisco giocare con i giovani. Io lo scudetto lo voglio vincere! Mazzarri mi diceva: “neghi tutto, se no vogliono sempre di più”. Io sono sincero, siamo maturi per giocarcela per lo scudetto. Se Mesto, Zuniga, Hamsik, Maggio, Rafael non si fossero fatti male… con un nuovo allenatore, siamo usciti dalla Champions con grandissimo onore”.
Napoli non merita uno stadio migliore?
“Non è semplice, la legge che è stata fatta per punire Lotito ha tolto la possibilità di edificare a uso abitativo. Il San Paolo nuovo costa 250 milioni di euro… non dovremmo comprare giocatori per una trentina d’anni, devo anche combattere con il Municipio… Se mi dovessero lo stadio, chiamerei Dante Ferretti e attraverso la nostra cultura cinematografica renderemo rappresentativo della napoletanità questo stadio, presente 365 giorni all’anno non solo per le partite. All’interno cercherò di sanare il sanabile in economia… Quante persone deve contenere? Come fare ad avere i tifosi più vicini al campo? Sarebbe bello avere il fiato degli spettatori sui giocatori. La cosa più semplice è creare uno stadio nello stadio. Se il Comune non mi dà i permessi, me li prendo da solo… e regalerò qualcosa più che dignitoso. Porterò bimbi, donne e famiglie allo stadio”
Cosa pensa di Balotelli?
“E’ il prodotto gonfiato dai media e assecondato da chi lo deteneva. Tutti se lo volevano contendere a colpi di milioni. Quando vedo nello spogliatoio ragazzi giovani, fragili penso a Balotelli che ha vari problemi, nella sua famiglia, l’educazione che ha avuto, come lo hanno condizionato nelle varie squadre dove ha giocato. Non tutti gli allenatori hanno l’umanità di Benitez. Ai Mondiali abbiamo fatto una figura di mer… In Italia so tutti raccomandati, basta che uno si trom… qualcuno e ha una parte. Balotelli ha bisogno di ricominciare dal basso, facendo un grandissimo bagno d’umiltà e iniziare a frequentare se stesso. Allo specchio non si riconosce è più protagonista sui media che sul campo”.
Su Maradona… 
“Diego è stato il calciatore più grade, più di Pelè. E’ un napoletano doc. Una combinazione tra sudamerica e suditalia, il massimo. Lui ha una tale immagine che gli ho chiesto di diventare l’ambasciatore del Napoli. Ma lui ha ancora interessi negli Emirati Arabi, aspetto che risolva i suoi problemi con il fisco. Lui è un’icona e va mantenuta, non posso farlo rischiare come hanno fatto dandogli la panchina della Nazionale… metti in dubbio l’amore gigantesco che porta a Napoli per questo non posso dargli la panchina del Napoli”.
Bennato ha scritto ‘L’isola che non c’è’. La ringrazio per averci fatto scoprire che quest’isola è azzurra e potrebbe avere il tricolore. Pensa mai a una seconda squadra in serie B come c’è in Spagna?
“E’ un errore. I tifosi non potrebbero sopportare i costi per seguire due squadre, le partite in casa diventerebbero 40. Nell’86 erano 16… ora sono 20 squadre. Stiamo pensando di dare a qualche squadra della Serie B qualcuno della Primavera. Dalle sei alle otto ho pensato a un piano di estensione per altri 4 anni in Trentino, domani sera firmeremo”.
Su Vargas.
“Io offrii 11 milioni per Verratti ma Mazzarri non lo voleva. E dovette saltare tutto, su Vargas feci di testa mia e lo comprai, 12 milioni. Ma non andò bene, Vargas è introverso e Mazzarri non parlava le lingue…. Ora verrà valutato da Benitez, se piace resta, se no io non lo blocco e lo vendo.”

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