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Melina Di Marino: “Ottimo il lavoro di Giuntoli, staff medico del Napoli tra i migliori in assoluto”

Abbiamo chiesto alla redattrice e giornalista di 100×100 Napoli un parere sul momento del Napoli.

Milik potrebbe recuperare a tempo di record dal grave infortunio subìto lo scorso mese di ottobre. Quello del Napoli è il ‘Maradona’ degli staff medici?

“I tempi di recupero di Milik sono sicuramente eccellenti, grazie ai passi avanti che ha fatto la medicina, alla volontà del ragazzo ed allo staff medico del Napoli. Le qualità del dott. De Nicola e di tutti i suoi collaboratori, nessuno escluso, non le scopriamo adesso. Uno staff sanitario tra i migliori in assoluto, come dimostrano i dati che ogni anno fanno del Napoli  la squadra con minori infortuni muscolari in Europa ed il minor numero di indisponibili. Non so se vedremo presto in campo Milik, ma visto che le alternative ora ci sono, si può procedere con la massima tranquillità per il totale recupero del ragazzo”. 

Milik-Zielinski-Diawara.Tonelli. Tutti i nuovi acquisti hanno dato un contributo importante alla squadra. Anche Rog ha dimostrato di avere delle qualità eccellenti. In attesa del definitivo inserimento di Maksimovic, si può giudicare positivo il lavoro di Giuntoli?

“Come si può fare altrimenti? Il Direttore Sportivo del Napoli, ha fatto degli acquisti mirati e di prospettiva, fornendo al tecnico una rosa giovane ma già competitiva, andando a coprire tutti quei ruoli dove l’anno scorso eravamo scoperti. Adesso abbiamo addirittura più di un sostituto per ruolo. Sta soltanto all’allenatore impiegarli nel miglior modo possibile. Giuntoli, nonostante le difficoltà ed i paletti della società relativamente a contratti e clausole, ha fatto secondo me un ottimo lavoro e credo avrebbe potuto fare ancora meglio se avesse avuto più libertà di azione”.

Si contesta al Napoli di non avere una progettualità eppure Giuntoli ha portato a Napoli due giovanissimi esterni di qualità, Zerbin e Leandrinho, anche in previsione della futura sostituzione dei quasi trentenni Callejon e Mertens. Altrove un’operazione del genera avrebbe avuto un’altra enfasi.

“È la politica di Giuntoli. Portare a Napoli giovani forti, di prospettiva, ma che possono apportare già da subito un contributo importante alla squadra. Una grande eredità, quella del Direttore Sportivo, che ha ancora due anni di contratto con il Napoli. Giocatori che già oggi a pochi mesi dalla loro venuta in città, hanno raddoppiato il loro valore di mercato. Ma soprattutto hanno, grazie anche all’ottimo lavoro dell’allenatore e dello staff tecnico, migliorato le loro qualità e prestazioni, diventando oggetto del desiderio di club blasonati. Credo che di Leandrinho e Zerbin sentiremo parlare e credo, che non saranno gli unici giovanissimi ad arrivare al Napoli”.

Si avvicina la sfida con il Milan. Per gli obiettivi del Napoli è un sfida più importante di quella con il Real Madrid?

“La sfida con il Milan è importantissima. Questo è un campionato ancora apertissimo dove nulla è scontato. Il Napoli si gioca l’accesso diretto in Champions con Roma, Milan ed Inter, almeno. Quindi anche se non si vuol parlare di scudetto ma di qualificazione Champions, bisogna stare attenti a non perdere punti soprattutto negli scontri diretti. La sfida contro il Real catalizzerà l’attenzione di tutti. Non sarà facile per gli azzurri rimanere distaccati, e concentrati sulla singola partita. In attesa di una gara affascinante. Importante? Si credo che lo sia. Credo e spero che il Napoli se la giocherà. Sarà occasione per vedere anche quanto la squadra sia cresciuta, effettivamente dal punto di vista della maturità”.

Napoli o Roma chi delle due è la principale antagonista della Juventus?

“Il Napoli. Per la rosa, l’allenatore, le caratteristiche della squadra. Credo che, nella seconda parte del campionato gli azzurri, anche per il tipo di preparazione atletica a cui vengono sottoposti, daranno il meglio di loro. Proprio magari quando gli altri accuseranno un po’ più di stanchezza, il Napoli sarà più pronto. Speriamo solo nella testa, che come dice anche Sarri, è quella che qualche volta ci ha penalizzato in alcune gare. Non dimentichiamo inoltre, che abbiamo ancora giocatori come Maksimovic, Pavoletti, Rog, e lo stesso Milik, che non hanno ancora espresso il loro potenziale di gioco. E poi perché, soprattutto, credo che abbiamo la squadra più forte, e l’allenatore più bravo. Scusate se è poco”.

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