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Mertens-Insigne: gemelli diversi

Lo strano percorso dei due attaccanti azzurri.

Una volta erano l’uno l’alternativa dell’altro. Nei due anni con Benitez e nel primo anno della gestione Sarri, l’impiego del primo relegava in panchina il secondo, e viceversa. Adesso Mertens e Insigne sono diventati perfettamente complementari, due pedine fondamentali nello scacchiere di Maurizio Sarri.

La cessione di Higuain, l’infortunio di Milik, le difficoltà di Gabbiadini, hanno portato il tecnico toscano a inventarsi una soluzione su cui nessuno avrebbe scommesso: l’impiego di Mertens come prima punta. Il belga ha ripagato l’intuizione dell’allenatore e finora ha segnato 24 reti in stagione (19 in campionato e 5 in Champions League).

Di questa scelta ha beneficiato anche Lorenzo Insigne, che con lo spostamento di Mertens si è ritrovato un posto garantito sulla corsia di sinistra. Anche il folletto di Frattamaggiore sta disputando una stagione di altissimo livello, durante la quale ha segnato anche un gol bellissimo nella trasferta di Madrid. 10 reti e 10 assist lo score di Lorenzo, intenzionato a battere i suoi numeri della scorsa stagione, quando segnò 13 reti e servì 11 assist ai compagni.

Ora, i due stanno vivendo una situazione analoga, ma per certi aspetti opposta. Entrambi sono in trattativa con il club per rinnovare i rispettivi contratti. Per Insigne sembra ci siano stati dei notevoli passi in avanti: il giovane napoletano dovrebbe firmare fino al 2022, a 3 milioni a stagione, a cui vanno aggiunti bonus e una concessione sui diritti di immagine.

Più complicata, invece, la situazione di Mertens: in un primo momento il rinnovo sembrava una mera formalità, ma ora le parti si sono allontanate. Le offerte di Manchester United, di numerosi club cinesi, pronto a ricoprirlo d’oro, e una presunta crisi coniugale, con la moglie che vorrebbe lasciare Napoli, hanno fatto sorgere diversi dubbi nella testa del belga, il quale però ha sempre speso parole al miele per la città e i tifosi.

Un futuro tutto da scrivere per Dries, mentre quello di Insigne sembrerebbe essere sempre più a tinte azzurre.

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