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Mihajlovic: “Vogliamo dare gioia ai ragazzi che vengono allo stadio. Ho due dubbi sulla formazione”

Domenica alle ore 15 al Ferraris andrà in scena la penultima gara i campionato tra Sampdoria e Napoli. Il tecnico blucerchiato, Sinisa Mihajlovic, ha tenuto la consueta conferenza stampa pre gara. Ecco le parole del tecnico: “Perché non vinciamo con le grandi? Perché nel parlarne prima ci porta male. Le grandi sono Juve, Fiorentina, Milan ma abbiamo vinto contro Verona e Torino che sono sopra di noi in classifica. Possiamo tornare grandi se dipende da ciò che si vuole fare e quanto si vuole investire. Se guardiamo il calcio europeo notiamo che si sta vivendo una grande crisi, ad eccezione di qualcuno. Quando sono arrivato non c’era tanta fiducia ma poi l’abbiamo acquisita e ci siamo salvati con molte giornate d’anticipo, abbiamo pensata addirittura all’Europa League. In tal senso abbiamo speso molte energie fisiche e mentali, diciamo che il nostro scudetto lo abbiamo già vinto”.

Cosa serve alla Sampdoria per fare il salto di qualità?
“Lo sanno i dirigenti cosa serve. Dovremo anche vedere come si svolgerà il mercato, chi partirà e chi arriverà. Io sicuramente, come allenatore, ho una certa mentalità, e i ragazzi lo sanno.”

E’ felice di allenare la Sampdoria?
Se non fossi stato felice alla Sampdoria non avrei mai accettato. Sono felice di fare questo lavoro, a maggior ragione in una squadra in cui ho giocato”.

Dove cercare energie e motivazioni per questa partita di fine stagione? 
“Io l’energia ce l’ho sempre. Ci sono partite che giochi per te stesso, e partite che giochi per l’allenatore. Ci sono anche partite che giochi per i tifosi, e mi sembra giusto dare una gioia ai ragazzi che vengono allo stadio. Noi siamo dei privilegiati a fare questo lavoro, ma sappiamo che c’è gente semplice, che magari fa sacrifici per venire allo stadio, e gioisce e soffre per la Sampdoria”.

Dubbi di formazione? 
“Due, davanti tra due mancini che giocano larghi, e a centrocampo tra un mio connazionale e un brasiliano”.

Sulla finale di Coppa Italia.
“Il calcio dev’essere una festa come è stata a Parma. La finale è stato un brutto episodio per l’Italia e per il calcio in generale. Assomigliano ad episodi che succedevano qualche anno fa nel mio paese, come anche fischiare l’inno, e da lì si va sempre peggio. Non è un caso che sempre meno giocatori vogliano venire a giocare in Italia”.

Sul futuro.
“Sicurezze non se ne possono dare, bisogna però avere la fiducia. Tutti lavorano per fare bene, e ci vuole fiducia reciproca, si lavorerà insieme e poi si vedrà. Le garanzie non le può dare nessuno, se non squadre come il Manchester City o il Monaco, che hanno la possibilità di spendere.”

Palombo: “E’ l’ultima a Marassi quest’anno, e vogliamo dare una gioia al pubblico e anche a noi, visto che non abbiamo mai vinto con una grande”.

Gastaldello: “Penso che la voglia di vincere ci sia sempre, poi i risultati possono arrivare o meno. Domani cercheremo di vincere questa partita”.

Fonte: sampdorianews.net

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