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Milik: “Non vedo l’ora di tornare in campo e segnare, i complimenti non ci bastano più vogliamo vincere”

Arkadiusz Milik non vede l’ora di cominciare la nuova stagione. Vuole recuperare il tempo perduto la stagione scorsa per quel maledetto infortunio che lo ha tenuto fuori diversi mesi.

Per tornare il Milik ammirato dai napoletani all’inizio della scorsa stagione si è allenato anche in vacanza.

Non parla ancora bene italiano ma  una cosa l’ha detta in maniera chiara: “Mi mancavano troppo il campo, i gol e specialmente l’adrenalina. Ho passate le vacanze in America: allenandomi ogni giorno, ma senza mai mettere sotto stress il mio fisico. Volevo solo arrivare in ritiro in buona forma, dopo tanti mesi di stop”.

Questo è uno dei passaggi dell’intervista esclusiva rilasciata al collega Marco Azzi e che è possibile leggere in versione integrale sul quotidiano “La Repubblica” oggi in edicola.

Sull’infortunio.

“Non immaginavo d’essere così forte: in questi mesi ho studiato il mio corpo e mi è scattato qualcosa nella testa. È proprio vero: ciò che non t’uccide, ti rende un uomo e un giocatore migliore. Non è stato un anno sprecato. Ho meno paura delle difficoltà e saprò come affrontare le prossime. Ho recuperato più presto possibile e a metà gennaio ero già in gruppo, ma non ho avuto la possibilità di ritrovare il ritmo partita e un posto in squadra. I miei compagni stavano facendo benissimo e Sarri doveva insistere su di loro, ma non mi sono mai sentito messo da parte, tutti hanno continuato a credere in me e a farmi sentire importante”.

Tra Champions, campionato e Mondiale, Milik si appresta a vivere una stagione importante.

Con il Napoli possiamo competere su tutti i fronti, Coppa Italia compresa. I Mondiali sono un sogno, ma ci penserò dopo. Può diventare la stagione più bella della mia carriera. Non vedo l’ora di riprendere confidenza con il campo e i gol”.

Non si sente un nuovo acquisto perché già conosce l’ambiente, i compagni, il tecnico e la tattica. Soddisfatto dei sette gol segnati nelle prime tre amichevoli contro Bassa Anaunia, Trento e Carpi, Milik pensa però all’amichevole di questa sera contro il Chievo.

“ Contro il Chievo ci aspetta una prova generale per il campionato e poi arriverà il preliminare di Champions di agosto, il primo bivio cruciale della nostra stagione. Dovremo partire forte”.

Non teme la concorrenza con Mertens, anzi Milik è convinto che le squadre forti devono avere molti giocatori di valore perché nessuno può affrontare 60 partite.

“Il Napoli è una squadra fantastica, con tantissime qualità, che si notano nelle partite e negli allenamenti. Giochiamo sempre a due tocchi: è bello lavorare con compagni così forti. Sono entusiasta di far parte di questo gruppo. Giocare bene è molto gratificante, ma ora i complimenti non bastano più. Il nostro obiettivo è vincere. Alla fine di questa stagione vogliamo alzare un trofeo”.

Sullo scudetto.

“La Juve resta favorita, ma ne ha vinti 6 di fila e per una squadra sono abbastanza. Magari ci sarà spazio per qualcun altro. Il Napoli, per esempio. Delle altre squadre non parlo, ma sono consapevole della nostra forza”.

Su Sarri.

“Essere allenato da lui è bello per tutti, non solo per noi attaccanti. Sarri è un grande tecnico: bravo in campo e dalla mentalità forte, che riesce a trasmetterci giorno dopo giorno”.

Non intende lasciare la maglia numero 99 per indossare quella numero 9 e da ‘napoletano’ difende Napoli, dove vive benissimo, dagli attacchi arrivati dal giornale inglese “The Sun”:

“Il Sun ha scritto che Napoli è una delle dieci città più pericolose al mondo? Se vai in giro a notte fonda è pericolosa anche Parigi».

Fonte La Repubblica.

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