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Momento decisivo della stagione, ma a Napoli si parla troppo di mercato e poco di calcio giocato

Una doppia sfida contro la Juventus di Higuain, una semifinale di Coppa Italia, la lotta per il secondo posto fondamentale per il futuro del Napoli: non basta per parlare di calcio giocato.
Undici partite (speriamo dodici con la finale di Coppa Italia) che valgono una stagione, eppure in chiave  Napoli si parla solo di trattative di mercato e di rinnovi.

Giusto esercitare il diritto di cronaca, per carità, ma possibile che in Serie A solo il Napoli sia travolto da queste voci di mercato che vorrebbero la partenza di tutti (ma proprio tutti) i calciatori oggi in organico?

A sentire chi fa delle voci di calciomercato il proprio cavallo professionale di battaglia, nessuna squadra sarebbe interessata da un possibile smantellamento del proprio organico come il Napoli. Neanche quelle che hanno un piede (forse due) in Serie B, quelle che difficilmente parteciperanno la prossima stagione a una coppa europea e neanche quelle che hanno bilanci in rosso ripianabili solo con cessioni eccellenti.

Dalla sfida con l’Empoli e fino al 28 maggio (speriamo fino al 2 giugno giorno della finale di Coppa Italia) il Napoli SUL CAMPO si gioca una fetta fondamentale del suo futuro.

In questi  71 giorni (speriamo 76 giorni) chi ne ha la possibilità e la qualità aiuti il Napoli parlando solo di calcio giocato. Invece a chi ha difficoltà a farlo è consigliabile un periodo di ferie per essere in forma a giugno, quando sarà più giusto, costruttivo e professionale parlare di calciomercato e godere del proprio vero momento di gloria.

Tanto rassegnatevi, chi indossa la maglia del Napoli oggi la onorerà almeno fino al 30 giugno.

Il primo luglio è un altro giorno e si vedrà…per fortuna che almeno il mitico Tommaso resta (o forse no?)

Forza Napoli !

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