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Napoli: Insigne o non Insigne, questo è il dilemma

Il match-winner dell’ultima sfida di campionato a Roma è ancora in forse per domani. Queste le soluzioni alternative.

Lorenzo Insigne tiene in allarme il Napoli in vista dell’importante scontro diretto del San Paolo di domani sera contro l’Inter. Il calciatore, fermato da una contrattura, è ancora in forse per il match e Maurizio Sarri dovrà studiare l’eventuale alternativa in caso di assenza del campione di Frattamaggiore. Quattro le possibili soluzioni in caso di assenza di Insigne, salvo ulteriori sorprese tecnico-tattiche.

Emanuele Giaccherini potrebbe trovare finalmente un posto da titolare, adattandosi sulla corsia di sinistra nel tridente. L’ex Juventus, mostratosi sempre disponibile in questi primi 15 mesi in azzurro, curiosamente è andato sempre in gol nelle uniche 2 gare ufficiali giocate da titolare col Napoli (contro Spezia in Coppa Italia e Genoa in campionato).

Un’altra soluzione, forse la più “lineare” almeno per quel che riguarda le caratteristiche, potrebbe essere quella dell’inserimento dal primo minuto di Adam Ounas. Il francese naturalizzato algerino potrebbe risultare la soluzione più “logica”, per le caratteristiche offensive simili in fase d’attacco: velocità, dribbling, campo visivo della porta. Un po’ meno, per usare un eufemismo, quelle in fase di copertura dove Insigne è migliorato tantissimo con Benítez prima e Sarri poi. L’eventuale inserimento dal primo minuto dell’ex girondino potrebbe essere anche un valido test, per capirne realmente l’utilità anche in futuro nello scacchiere tecnico-tattico partenopeo.

Zieliński invece rappresenterebbe la continuità del blocco di 13-14 calciatori maggiormente fin qui utilizzato, pur modificando la posizione in campo del polacco. Il centrocampista conosce a menadito fin dai tempi di Empoli i movimenti di Sarri, e potrebbe adattarsi al fianco di MertensCallejón sfruttando l’ottima visione di gioco ed il passato da terzino tutta-fascia. Da non sottovalutare anche la soluzione-Rog, con il croato che già nell’ultima gara a Roma seppur sul versante destro ha svariato sul fronte d’attacco quando è entrato; la sua duttilità – pur se il tecnico lo ha fin qui sempre visto principalmente a centrocampo – potrebbe rendersi utilissima.

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