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Napoli-Juventus, la grande sfida è alla porte. La Uefa celebra il big match ricordando i 10 grandi doppi ex

Venerdì sera le luci del San Paolo si accenderanno per il big match della Serie A: Napoli-Juventus.

Azzurri primi in classifica, sfidano in casa i bianconeri, campioni d’Italia in carico ma terzi in classifica e a -4.

Napoli-Juventus è una gara particolare ed è celebrata anche dalla Uefa che ricorda i 10 grandi doppi ex di questa sfida. Higuain non è ancora tecnicamente un doppio ex, in attesa di sapere se sarà della partita dopo l’infortunio alla mano.

Omar Sívori (Juventus 1957-1965, 1965-1969 Napoli) – Pallone d’Oro nel 1961, Sívori è stato uno dei più grandi giocatori che il calcio abbia mai visto. In Bianconero tre Scudetti, formando con John Charles e Giampiero Boniperti lo storico tridente, per passare al Napoli nell’ultima fase della carriera prima del ritiro dal calcio giocato.

José Altafini (Napoli 1965-1972, Juventus 1972-1976)  – Campione del Mondo con il Brasile nel 1958, Altafini divenne famoso in Italia al Milan, prima di replicare le gesta al Napoli. Nel 1972 passò alla Juventus, diventando un sostituto di lusso e spesso decisivo per i Bianconeri campioni d’Italia nel 1973 e nel 1975.

Dino Zoff (Napoli 1967-1972, Juventus 1972-1983) – Lo storico capitano dell’Italia campione del Mondo nel 1982 diventò una bandiera della Juventus con cui concluse la carriera, ma militò prima nel Napoli. Sono 143 le presenze con i Partenopei, 330 con la Juventus. Sei gli Scudetti conquistati, tutti in Bianconero, con cui ha vinto anche una Coppa Italia e la Coppa UEFA nel 1977.

Massimo Mauro (Juventus 1985-1989, Napoli 1989-1993) –  Nelle quattro stagioni in Bianconero vinse lo Scudetto una volta, prima di ripetersi nel 1990 a Napoli al fianco di Diego Maradona. Per lui 102 presenze con la Juventus, 64 con i Partenopei.

Ciro Ferrara (Napoli 1984-1994, Juventus 1994-2005) – Nato a Napoli e cresciuto all’ombra del Vesuvio, divenne una colonna portante degli Azzurri prima e dei Bianconeri poi, le uniche due maglie da lui vestite a livello di club. Due volte campione d’Italia con il Napoli, con cui alza al cielo anche la Coppa UEFA. Addirittura cinque gli Scudetti con la Juventus, con cui arriva all’apice della carriera alzando al cielo la UEFA Champions League nel 1996.

Fabio Cannavaro (Napoli 1992-1995, Juventus 2004-2006 e 2009-2010) – Napoletano e prodotto del vivaio del Napoli, in prima squadra si fa vedere relativamente poco, prima di intraprendere un giro in vari club, tra cui Inter, Juventus e Real Madrid. Le soddisfazioni più grandi, però, arrivano con la maglia della Nazionale: il 9 luglio del 2006 alza al cielo da capitano la Coppa del Mondo FIFA.

Michele Padovano (Napoli 1991-1992, Juventus 1995-1997) – Resta una sola stagione al Napoli, dove si mette in mostra con sette reti in 27 presenze in campionato, ma è in Bianconero dove vince tutto. Un campionato nel 1997, ma soprattutto la UEFA Champions League nel 1996 da protagonista, con il gol al Real Madrid nei quarti di finale e il rigore trasformato nella finale contro l’Ajax.

Nicola Amoruso (Juventus 1996-1999 e 2001-2002, Napoli 2000-2001) – Con la Juventus un totale di 103 presenze e 29 reti, tra cui quella più memorabile contro l’Ajax in semifinale di UEFA Champions League nel 1997. In finale venne sconfitto dal Borussia Dortmund, ma in Bianconero vinse comunque tre Scudetti.

Marcelo Zalayeta (Juventus 1998, 2001-2004 e 2004-2007, Napoli 2007-2009) – Tre Scudetti cuciti sul petto con la Vecchia Signora, con cui arriva anche alla finale di UEFA Champions League del 2003, dopo aver segnato al Barcellona la rete decisiva ai quarti di finale. Con il Napoli realizza 12 gol in due stagioni, contribuendo a far ristabiulire i Partenopei in Serie A dopo la risalita dalla serie cadetta.

Fabio Quagliarella (Napoli 2009-2010, Juventus 2010-2014) – L’attaccante di Castellammare di Stabia cresce nelle giovanili del Torino, realizzando il sogno di vestire la maglia del Napoli per una sola stagione, in cui però marca 11 reti in 24 partite. Passa poi alla Juventus diventando parte dello zoccolo duro che ha portato al ciclo dei sei Scudetti consecutivi, laureandosi campione d’Italia per tre volte.

 Fonte: uefa.com

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