Calcio&Business

Napoli: marchio in crescita

Classifica Brand Finance® Football 50

Come ogni anno è’ stata pubblicata l’edizione Brand Finance® Football 50, a cura della società inglese Brand Finance Plc, che assegna un valore ed un rating al marchio delle prime cinquanta squadre di calcio al mondo.La Notizia principale dell’ultima edizione, è stata il sorpasso da parte del Bayern Munich ai danni del Manchester United, leader degli ultimi due anni. Secondo il team di valutazione, il brand tedesco, ha raggiunto un valore di 860 milioni di dollari, contro gli 837 milioni dello MUFC. Si tratta peraltro degli unici due club a cui è stato assegnato il rating AAA+, il valore più alto nella scale di valutazione della società inglese.Nonostante il sorpasso,complice la concomitanza del successo in CL del Bayern ed il ritiro di Sir Alex Ferguson come allenatore del Manchester United, l’Inghilterra rimane regina della classifica, con 14 delle 50 squadre (28%), ed un valore complessivo di 3,15 miliardi di dollari (36,7%).

  

I dati dell’Italia

Come evidenziato dalla tabella, le squadre italiane presenti nella classifica Brand Finance sono sette: Milan (9), Juventus (13), Inter (15), Napoli (20), Roma (28), Fiorentina (49) e Lazio (50). 

Nel 2013, solo il Milan è presente nel campione delle prime 10 (erano tre squadre nel 2011), e sono solo quattro le squadre italiane fra le prime venti in classifica (al Milan si aggiungono Juventus, Inter e Napoli). Mentre, però, il campione dell’indagine ha visto crescere il proprio valore fra il 2011 ed il 2013 del 6,1% (passando da 6 a 8,6 miliardi di dollari), nello stesso periodo il valore dei marchi delle squadre italiane ha fatto registrare un calo del 12,1%, con la sola eccezione del Napoli, che anche grazie ai risultati sportivi, sta migliorando la propria immagine internazionale ed ha visto il valore del brand crescere del 44,3%, tutte le altre squadre, nel periodo in esame, hanno fatto registrare un calo. Le due peggiori sono state Inter (-42,6%) e Roma (-18,8%). Delle restanti quattro, la Juventus è quella che sembra aver retto meglio l’urto, nel senso che dopo il calo del 2012 (dovuto verosimilmente alla mancata partecipazione europea), nel 2013 ha recuperato buona parte di quello che aveva lasciato per strada (passando da 184 milioni a 160 milioni), attestandosi a 180 milioni di dollari di valore. Quello che, in parte, può confortare, è il ranking sintetico, dato ai marchi delle squadre italiane, tutte in un range fra AA- e AAA-. Secondo la nomenclatura Brand Finance®, questo sta a significare che sono considerati “molto forti” o “estremamente forti” e, quindi, che potrebbero avere tutte le caratteristiche per una crescita futura. La metodologia del Royalty Relief Approach, adottata dalla società Brand Finance, è basata su un criterio di natura finanziaria, perché nasce dalla stima dei risultati economici e finanziari prospettici a 5 anni. L’attuale scenario delle performance delle nostre squadre non consente valutazioni positive in tal senso, specialmente laddove venga usato lo storico degli ultimi 2-3 anni, contraddistinto da perdite di esercizio, con l’eccezione del solo Napoli, la cui crescita esponenziale, si spera, possa ulteriormente incrementare, soprattutto per il raggiungimento di importanti traguardi sportivi, in Italia ed in Europa.

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