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Napoli e Roma, il calendario dei destini incrociati

Parafrasando l’opera di Calvino “Il castello dei destini incrociati”, analizziamo il calendario di Roma e Napoli in questa volata-secondo posto.

 

 

La porta della locanda si apre ed un vento caldo improvvisamente spazza via qualche foglia secca che ondeggia nell’aria, per qualche istante, prima di finire sul pavimento di marmo. I pochi presenti notano appena le due figure che, spalla a spalla, si fanno largo verso un tavolo libero: vestiti logori, cappucci e stivali consumati, si vede che di intemperie ne hanno passate molte per essere arrivati lì. Seduti stancamente uno di fronte all’altro, si guardano senza dire una parola. Il primo si leva il cappuccio, mostrando la testa lucida, senza capelli, che riflette la luce di alcune fiaccole appese al muro. Il secondo invece continua ad osservare il suo compagno di viaggio dal retro di due spessi occhiali, sorriso amaro in volto, scolpito, ripensando a come anche quella non sarà altro che una tappa di un viaggio ancora lungi dall’essere conlcuso.

Il tempo di un pasto che li riconcilia con il mondo e poi, volenti o nolenti, dovranno proseguire. Ma al momento di chiamare l’oste per il conto, si accorgono di una cosa: non esce un fiato. Non c’è voce. I due si guardano, ma stranamente non sono spaventati. L’oste giunge di fronte a loro con un mazzo in mano…tarocchi. Lo posa di fronte ai due, li osserva, ghignando, posando sul tavolo solo quattro carte: una, di seguito due una accanto all’altra, infine una sola. E i due capiscono: lì, in quelle carte, c’è scritto il loro destino. Lì, in quelle quattro carte, di cui due in comune, che l’oste poserà sul legno consunto del tavolo, si deciderà la fine di questa lunga corsa.

Prima carta, in comune: Torino.

I destini incrociati dei nostri due viandanti partiranno da Torino, città che ha dato i natali a due squadre, Juventus e, appunto, Torino. 36^giornata, 14 maggio, il Napoli dell’occhialuto viaggiatore apre le danze proprio sotto la Mole, contro i granata, mentre la Roma del suo zazzerone compagno chiuderà la giornata contro i bianconeri all’Olimpico. Il Torino dovrà fare a meno di Mihajlovic, espulso durante il derby, e darà battaglia vera per eliminare le scorie del pareggio beffardo ottenuto contro la Juventus. Juve che, invece, avrà la possibilità di chiudere il discorso scudetto proprio in casa della Roma, per poi godersi la passerella allo Stadium nella prossima gara e festeggiare l’ennesimo scudetto. Sembrerebbe la giornata buona per il sorpasso, con la Roma in crisi (nonostante la vittoria contro il Milan) che, anche con un pareggio, rischierebbe di finire sotto un Napoli eventualmente vittorioso a Torino.

Seconda e terza carta: Verona e Firenze.

Chievo e Fiorentina, qui le strade dei due si dividono. La Roma aprirà la 37^ giornata affrontando sabato 20 la trasferta di Verona contro un Chievo già salvo, con più nulla da dire o da chiedere al campionato, che ha fatto appena 4 punti nelle ultime 7 partite. Non tanto diversa la situazione della Fiorentina, che arriverà al San Paolo lo stesso giorno con l’Europa League che è ormai ancor meno di un flebile miraggio, come testimoniano i 5 punti conquistati nelle ultime 5 partite. Da vedere se i viola avranno voglia di tentare di mietere un’ultima vittima illustre prima di chiudere la propria stagione.

Quarta ed ultima carta, in comune: Genova.

Ed è qui che si chiude il viaggio dei due viandanti. Luciano e Maurizio si guardano negli occhi, forse è ancora avanti il primo, nonostante tutto, magari il secondo è riuscito a mettere il muso un po’ più in là dopo il lungo inseguimento. Fatto sta che i due toscani hanno ancora una tappa in comune: 28 maggio, Roma-Genoa, Sampdoria-Napoli. Destini incrociati, le torinesi prima, le genovesi dopo, quasi beffardamente. Se nella prima occasione si può immaginare il sorpasso dell’azzurro occhialuto, è qui che il giallorosso stempiato può tentare di riacciuffare eventualmente il secondo posto. La Sampdoria non ha più interessi in questa stagione, ma l’opportunità di chiudere l’annata facendo, in casa, uno sgambetto al Napoli, gemellato con i cugini genoani, potrebbe essere troppo ghiotta per resitere ed è lecito quindi aspettarsi la classica “partita della vita” da parte dei blucerchiati. La Roma invece ospita proprio il Genoa, la speranza di tutti i tifosi azzurri è che i “fratelli” rossoblù facciano di tutto (con una salvezza che potrebbe essere già ampiamente arrivata) per fare un favore al Napoli, dando battaglia vera all’Olimpico.

Dopodichè, sarà tutto finito. Ci sarà il momento dei bilanci, di capire quale dei due percorsi sia stato buono, quale no. I due si guardano…Maurizio guarda Luciano, Luciano guarda Maurizio. Si sorridono. Pagano la cena e si rimettono in piedi. Non parlano, non perchè non sia tornata la voce, ma semplicemente perchè non c’è nulla da dire, non ancora. Un cenno di saluto all’oste e poi via, inforcando la porta e sparendo nella notte calda che preannuncia l’arrivo dell’estate. Il locandiere osserva, sorridendo, quelle carte posate sul tavolo.

Sarà tutto lì che si deciderà…in questo finale di calendario…dai destini incrociati.

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