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Paolo Del Genio: “Mi godo il Napoli tra tante certezze e qualche speranza”.

Il nostro direttore, Paolo del Genio, è intervenuto nella trasmissione Radio Gol in onda sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli. Queste le sue parole: “La premessa è che il Napoli è forte e competitivo ma tra l’essere competitivo e il vincere, c’è differenza. E questa differenza deve essere Benitez a colmarla. Siamo tutti contenti di come sia stato costruito il Napoli e di come abbia iniziato il campionato ma non credo i partenopei abbiano il miglior organico nè del campionato nè della Champions. Credo questo gap lo si possa colmare grazie all’intervento del nostro mister. Se mancano alternative? Non credo sia questa la problematica. Abbiamo fatto vedere un gran calcio e non mi sembra nessuno abbia rilevato errori tattici. Abbiamo solo visto errori individuali. Nel momento in cui abbiamo preso gol i calciatori erano al posto giusto. L’accorgimento possibile in questi casi sarebbe far diventare ottimi piuttosto che buoni i movimenti difensivi della squadra. Se deve migliorare la fase difensiva? La squadra ha mostrato di essere talmente bella da indurre a credere talvolta possa specchiarsi nella sua bellezza. Io però sono tranquillo. Abbiamo giocatori di grande tecnica ma ho visto al tempo stesso grande altruismo e poca tendenza all’eccedere nel preziosismo tecnico. Trasferendo questo concetto alla difesa, credo si debba soltando aumentare la concentrazione. Britos non è il calciatore che ci aspettavamo? Non reputo Britos un calciatore scarso ma soltanto un calciatore che cade in pericolose interruzioni di concentrazione. Così come Fernandez che quando impiegato ci ha dato sempre una sensazione di “precarietà”. Io mi fido degli undici che sono scesi in campo domenica scorsa. Sono una certezza. Ma sono 11. Dobbiamo arrivare a 18/19 calciatori affidabili per essere davvero competitivi. Speriamo la cura Benitez rinvigorisca chi sino ad oggi non è riuscito a dimostrare il proprio valore e faccia esplodere chi è appena arrivato. Chiaro riferimento a Zapata che nessuno conosce bene e che potrà rivelarsi inguardabile (come non auspica nessuno) oppure addirittura meglio di Higuain”. Che la profezia del nostro direttore cominci a prendere corpo.

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