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Pavoletti nella sua Toscana, l’aria di casa per il ritorno al gol?

L’ex centravanti del Genoa non è ancora esploso nei suoi primi 80 giorni in maglia azzurra.

Invocato come “salvatore della Patria” nei due mesi in cui si giustificava la crisi del Napoli con l’assenza di un centravanti di ruolo, Leonardo Pavoletti è arrivato accolto speranzoso da tutto l’ambiente partenopeo nonostante l’exploit dicembrino sotto-rete di Dries Mertens.

Il calciatore livornese, superata l’ultima fase dell’infortunio rimediato al Genoa, si è messo subito a dispozione di Sarri che di fatto però l’ha utilizzato con il contagocce. In 15 gare a disposizione l’attaccante ha raccimolato solo 8 presenze, di cui soltanto 3 da titolare (2 in campionato ed una in Coppa Italia). Gare in cui, nonostante un non eccelso minutaggio (275′ complessivi), il calciatore non ha convinto sia per i movimenti avulsi e ancora “estranei” al gioco del Napoli, sia per aver fallito anche alcune clamorose palle gol.

Aldilà delle eventuali attenuanti, così come quelle dategli anche ieri da Sarri in conferenza, i numeri di Pavoletti ad oggi sono certamente inferiori alle aspettative, anche per l’ingente investimento fatto. Per acquistare il calciatore il Napoli ha sborsato al Genoa oltre 15 milioni di euro, ed ha ceduto un talento come Gabbiadini, che al Southampton è andato subito in gol anche ben oltre gli standard iniziali nel Napoli di Benítez.

Nella svolta del destino azzurro del buon Leonardo, che ultimamente ha esternato più volte l’amore a prima vista verso la città e i tifosi, potrebbe esserci proprio la sua Toscana. Si spera che Empoli possa essere la città-svolta per il primo gol col Napoli, terra dove Sarri, Hysaj, Zieliński e Sepe sono stati splendidi protagonisti di una delle più belle salvezze in massima serie dei toscani soltanto due anni fa.

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