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Questione San Paolo: bisogna cambiare i seggiolini e il 31 agosto scade la proroga tra Napoli e Comune

E’ sempre più complicato il rapporto tra Napoli e Comune per quanto riguarda la gestione dello stadio San Paolo. Dopo aver prorogato di 60 giorni la scadenza della convenzione, prevista per il 30 giugno, sorge un nuovo problema legato al cambio dei seggiolini. Infatti secondo l’Uefa quelli del San Paolo non sono a norma e devono essere sostituiti entro la stagione 2015/2016, pena l’esclusione del Napoli dalle competizioni europee. La spesa si aggirerebbe intorno ai 6 milioni di euro. Ma il problema è chi sborserà tale cifra. Per la società azzurra “il proprietario dell’impianto” (cioè il Comune), per Palazzo San Giacomo, il Napoli.
Intanto il 31 agosto scade la proroga della convenzione per la gestione del San Paolo. L’Uefa aveva richiamato il club sottolineando come questo accordo non fosse sufficiente. Il Napoli per sbloccare la situazione aveva saldato ad aprile il debito verso l’amministrazione comunale (circa 6 milioni di euro). Ma questo non è bastato. De Laurentiis vorrebbe rivedere il contratto e pagare un canone fisso, non più una percentuale sull’incasso. Le utenze (acqua e luce che la scorsa stagione mancavano al San Paolo), sarebbero a carico del club azzurro e non più del Comune. L’idea del presidente è quella di presentare, entro un anno, un progetto di riqualificazione dell’impianto.

Articolo di Chiara Di Tommaso

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