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Ranieri: “A Napoli devono accendere un cero e pregare che Sarri resti tanti anni”

L’ex allenatore di Napoli e Fiorentina ha rilasciato un’intervista a “Il Mattino”. Di seguito alcuni passaggi.
“È stato un bel campionato, divertente. Alla fine la classifica sarà lo specchio dei valori in campo. Quindi per capire chi è la più forte bisogna attendere ancora dieci giorni. Non credo proprio che la Juve si è complicata la vita con la Roma, Allegri all’Olimpico ha fatto la cosa giusta: doveva far riposare qualche titolare e salvaguardare l’integrità di qualcuno dei suoi uomini migliori in vista del finale di stagione. Non ci vedo nulla di strano. Piuttosto è stata brava la Roma ad approfittarne.

Il Napoli? ora farà sei punti. E i giallorossi saranno costretti a fare la stessa cosa, senza falsi passi. Napoli poco concreto perchè fa bel gioco? Una follia. A Napoli bisogna accendere un cero al suo cospetto e pregare che Sarri resti più anni possibili, perché questo è un progetto che può regalare tante soddisfazioni a tutti. Spero per i tifosi azzurri che rimanga davvero a lungo su quella panchina a cui sono tanto affezionato. Miglior calcio in Italia quello di Sarri? è un calcio ben organizzato, che non dà respiro agli avversari, con uno o al massimo due tocchi, con una rapida circolazione della palla e con tante soluzioni in attacco. È un bel vedere, non c’è che dire. Ma anche la Juve, la Roma e l’Atalanta hanno mostrato sprazzi di buon gioco in tante occasioni.

Mertens? Dalla Premier seguivo con curiosità la sua evoluzioni. Quando c’era Higuain, era quello a cui più spesso veniva chiesto il sacrificio di non giocare titolare e forse si è sentito persino un po’ frustrato da questa situazione. Poi partito l’argentino, l’intuizione di Sarri. No, non sono sorpreso, era nella sua indole, ma è stato bravo il tecnico a capire le sue potenzialità nel momento del bisogno. E Mertens è stato bravo a sfruttare la grande occasione. L’esplosione ha fatto dimenticare il Pipita? Beh, lì davanti il Napoli è uno spettacolo: ci sono Insigne, Hamsik e Callejon che stanno facendo grandissime cose”.

Per l’intervista completa vi rimandiamo all’edizione odierna de “Il Mattino”.

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