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Chi è Riccardo Pecini, lo scopritore di talenti che piace al Napoli

Il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis dopo aver formato una squadra competitiva, inizia a puntare con maggiore decisione anche sul settore giovanile e sullo scouting. 

Per chi deve affrontare lo strapotere economico dei top club europei e dei cinesi, anticipare tutti nello scoprire potenziali campioni è fondamentale.

Non a caso nelle ultime ore si è diffusa la voce che vorrebbe il Napoli puntare sul capo dello scouting della Sampdoria Riccardo Pecini.

Un passato alla Sampdoria quando nella dirigenza blucerchiata c’erano un certo Marotta e un certo Paratici, poi un passaggio al Milan, prima di gettare le basi per far tornare il Monaco dalla Ligue2 alla Ligue1 fino alla semifinale di Champions League e al titolo di campione di Francia, per poi tornare di nuovo alla Sampdoria.

Per capire l’abilità di Pecini nello scoprire talenti del calcio basta citare tre nomi: IcardiSchick e Mbappè.
Ma lista di campioni e bravi calciatori presi da Pecini è lunga e comprende anche nomi quali Falcao, LinettyKondogbia, Zaza e, prossimi campioni secondo Pecini, Praet, Ivan e Torreira.

A SampTV Pecini ha svelato un retroscena di quando ha portato Mbappè al Monaco: “Lo prendemmo per le giovanili, lo pagammo una cifra folle, per superare Psg e Inter”.

Pecini macina centinaia di chilometri per seguire decine e decine di partite ogni settimana, dalla Serie C fino alle sfide top del calcio internazionale, privilegiando i campionati europei ma con massima attenzione dedicata anche al calcio sudamericano e africano.

Questo il concetto di scouting illustrato da Pecini a SampTV:

“Le nuove tecnologie sono importantissime ma credo che la base dello scouting sia il viaggio e la partita dal vivo.

Il lavoro d’equipe è fodamentale io faccio da trait d’union tra l’area scouting, il lavoro degli osservatori e la parte decisionale che interessa la società. Fondamentale che queste aree lavorano in comune e operano con rapidità, permettendoci di essere più veloci degli altri.

Riconoscere un talento è facile, il difficile è gestirne la crescita. Per questo è fondamentale farsi un’idea sulla mentalità del calciatore, conoscere tutto di lui dalla famiglia a dove abita, le sue abitudini”.

L’eventuale arrivo di Pecini a Napoli non contrasta assolutamente con la presenza di Giuntoli, considerando che alla Samp Pecini ha lavorato prima a fianco di Marotta e Paratici, poi in sinergia con il DS doriano Osti.

Anzi, Giuntoli-Pecini potrebbero formare la coppia vincente del mercato del Napoli.

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