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Il ritorno di Grassi, l’ennesimo diamante del centrocampo azzurro

Il centrocampista di proprietà del Napoli a Bergamo è tornato ai fasti della scorsa stagione.


Alberto Grassi
sta trovando sempre più spazio all’Atalanta, il calciatore di proprietà del Napoli in questo girone di ritorno (soprattutto nell’ultima parte del campionato) sta inanellando presenze e buone prestazioni, anche ieri allo Juventus Stadium il centrocampista è stato fra i migliori in campo.

Pallino di De Laurentiis, che lo acquistò proprio dagli orobici per ben 10 milioni a gennaio 2016, il calciatore è un patrimonio della società azzurra che conta di recuperarlo dopo 8 mesi da “fermo” al Napoli. Con la squadra partenopea infatti Grassi non ha mai trovato spazio, con Sarri il non invidiabile numero di zero presenze accumulate in gare ufficiali fra Serie A e coppe. Soltanto nell’ultimo pre-campionato estivo, fra Dimaro e dintorni, le uniche volte che il bergamasco è sceso in campo con la maglia partenopea. Decisamente poco per un investimento ingente e De Laurentiis in passato lo ha fatto intendere in più dichiarazioni.

Al di là dell’aspetto tecnico, e del mancato utilizzo nel suo periodo napoletano, Alberto Grassi – classe 1995 – è l’ennesimo diamante “grezzo” raccolto dalla società partenopea che ha un centrocampo di tutto rispetto e sotto i 24 anni. Centrocampisti dal sicuro e grande avvenire: Diawara (’97), Rog (’95), Zieliński (’94).

Resta adesso da capire il futuro del talentuoso centrocampista bergamasco ritornato a buoni livelli, un futuro ancora incerto come confermato nei giorni scorsi anche dal suo nuovo procuratore Mario Giuffredi, tutto dipenderà dalle scelte del prossimo calciomercato partenopeo e dalla voglia del tecnico di Figline di lavorare sul calciatore. Il centrocampista è all’Atalanta in prestito secco, senza possibilità di riscatto, ma gradirebbe anche la conferma in neroazzurro. Sulle sue tracce però anche altre squadre (si parla di Empoli, Samp e Bologna) anche se sarebbe difficile lasciare gli orobici dopo un’eventuale e storico ritorno in Europa dopo 27 anni. L’idea di un rinnovo del prestito, con un nuovo contratto col Napoli, potrebbe essere la pista più praticabile per il bene di tutti.

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