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Sarri ricorda che “de gustibus non est disputandum”, anche nel calcio

L’allenatore del Napoli esprime il proprio modo di vedere il calcio in conferenza stampa. Durante la conferenza stampa odierna a Castel Volturno, è stata sottoposta all’attenzione di Maurizio Sarri una domanda riguardo il Leicester Campione d’Inghilterra e l’Atletico Madrid, finalista in Champions League e in lotta per la Liga spagnola. In particolare, è stato chiesto al tecnico azzurro un parere sul modo di giocare delle due compagini, definito da molti addetti ai lavori come modello, unico o quasi, per vincere:“Fino agli anni 80 è stato così, con le imprese di Trapattoni e poi quelle di Sacchi, due idee diverse. Si parla di un gioco in un cui alcune volte può andare bene, a volte un’idea sbagliata da parte di 25 persone diventa giusta.” Il tecnico azzurro, con la solita schiettezza, si dichiara distante dal modo di giocare di Atletico e Leicester, che totalizzano in media il 25-30% di possesso palla a partita. Una filosofia di gioco rispettabile, forse un po’ vintage come dichiarato da Sarri, probabilmente figlia della grande disponibilità economica nel calcio inglese che ha quasi del tutto bloccato la ricerca di novità tattiche in favore dell’acquisto di grandi campioni. Ciò non sminuisce la grandissima impresa del Leicester di Ranieri, comunque underdog rispetto alle altre grandi realtà inglesi.

Sarri non ha comunque condannato il lavoro dei colleghi, che risulta vincente, ma ha espresso una preferenza: Ci sta, si può vincere in tutti i modi e ognuno gioca in base alla propria mentalità. Io se facessi una gara tutta difesa e contropiede al 30′ mi alzerei dalla panchina e me ne andrei. Non mi divertirei, e senza divertirmi sarei rimasto in banca”. Si tratta di una chiara presa di posizione a domanda precisa, un manifesto del proprio modo di intendere il gioco del calcio. Un parere sicuramente discutibile, come ogni cosa in questo mondo, sicuramente non una mancanza di rispetto nei confronti di Ranieri e Simeone. Sarri ha chiarito bene quali siano le sue priorità in campo e i numerosi record che il Napoli si appresta a bucare sono una testimonianza del fatto che anche questo modo di vedere il calcio può risultare vincente. Originale, con i suoi difetti, in Italia idolatrato finché si trova in provincia, respinto quando prova a cambiare le cose provando a portare al successo una squadra con una nuova filosofia di calcio. Nelle ultime due partite, il Napoli dovrà dare la conferma di poter sognare divertendosi.

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