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Sarri: “Sono onorato di essere ancora lì a lottare con la Juve, darò il massimo per arrivare fino in fondo”

L’allenatore del Napoli ha rilasciato alcune dichiarazioni prima della cerimonia del Premio Maestrelli che sarà consegnato all’allenatore toscano queste sera. Queste le sue parole:

 

“Premio Maestrelli un premio ambito e mi fa veramente piacere riceverlo soprattutto per il nome che porta. 

La settimana scorsa abbiamo fatto una grande partita con l’Inter, che abbiamo tenuto sotto controllo e che il fatto che non sia stata vinta e ci abbia lasciato l’amaro in bocca significa che sta facendo tanto.

Noi non dobbiamo essere prigionieri di niente, abbiamo una strada da seguire. A noi piace giocare bene e vincere ma per caratteristiche noi per vincere dobbiamo giocare sempre a buoni livello.

Il rapporto con i tifosi è splendido. Mi sento in grande debito con i tifosi e mi sdebiterò con loror dando il massimo fino alla fine. Il mio amore per questo pubblico è talmente grande che io voglio dare sempre il 100%.

Il rinnovo? E’ un falso problema. 

Scudetto? Io quattro anni fa ero in Serie B, non sono preoccupato ma sono onorato per essere ancora lì a lottare con una squadra come la Juventus.

Champions? Loro sono abituati a questo teoricamente non dovrebbero avere problemi, poi ogni stagione fa storia a sè.

Ho la fortuna di avere un gruppo che si è sempre messo a disposizione e che so che faranno sempre il massimo A loro devo tanto.

Le soste sono momenti di grande stress per i giocatori che giocano e fanno viaggi massacranti. Noi abbiamo il rientro di molti giocatori giovedì e giochiamo di sabato. Non c’è preparazione.

Le partite oggi sono tutte difficili anche quelle con le squadre di bassa classifica perché la classifica in questo caso conta poco. 

In un campionato come questo se in 15 giorni sbagli due partite diventa tutto più difficile.

Altri Sarri in Italia? Si ce ne sono e ne conosco diversi. Ho allenato in Serie D e ne ho visti tanti come anche nei miei anni da professionista. Però in questi ultimi mi è capitato di vederne anche alcuni scadenti. 

Palazzo? Fosse per me andrei a prendere il potere fino alla fine scalando la classifica. 

Hamsik? Non lo so oggi doveva andare in Slovacchia. Credo che dopo una breve visita lo rilasceranno tornare a Napoli e poi valuteremo. Non dovrebbe essere grave.

Io e Semplici ci siamo visti diverse volte anche quando allenava nel mio paese tempo fa.

Reina?  Un grande portiere e un uomo straordinario. I Napoletani sanno di chi stiamo parlando.

Maradona o Che Guevara? Maradona è un idolo e paragonarmi a lui sarebbe una bestemmia.

Astori? Il mio primo anno doveva venire qui a Napoli ma ci furono dei problemi. Ogni volta che giocavamo contro veniva nel mio spogliatoio per parlare. La mattinata della sua morte per me è stata infernale era un grande ragazzo. 

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