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Sarri: “Testa concentrata sul Carpi, non penso alla partita di sabato. Su Hamsik e il modulo…”

Il tecnico azzurro ha parlato alla vigilia di Carpi-Napoli. Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, è intervenuto ai microfoni di radio Kiss Kiss Napoli in vista di Carpi-Napoli, in programma domani sera al Braglia di Modena alle 20:45. Ecco le sue dichiarazioni: Sulla condizione attuale del Napoli: Penso sia cambiata la condizione fisica e la condizione mentale rispetto a prima del Brugge, gli episodi nelle partite non ci hanno dato più contro e ci è venuto tutto leggermente più facile. Secondo me il modulo ci sta aiutando più nella fase difensiva che in quella offensiva. È difficile pensare che un modulo possa stravolgere completamente una squadra. Nel calcio conta l’equilibrio, ci sono momenti positivi e negativi. L’equilibrio ci deve aiutare ad uscire dai momenti negativi restando positivi e a prolungare i momenti felici senza pensare di essere invincibili.”

Su Carpi-Napoli: Secondo delle logiche economiche noi non possiamo essere competitivi per i massimi livelli. Fortunatamente il calcio funziona anche attraverso altre logiche ma io non farei voli e terrei la testa concentrata sul Carpi. Sarà una partita molto difficile, il Napoli storicamente ha sempre sbagliato questo tipo di partite. Domani affrontiamo una squadra contro cui è difficilissimo giocare. Per caratteristiche possiamo soffrire il tipo di partita che fa il Carpi. Noi dobbiamo andare lì pronti provando a portare la partita sui nostri binari, mi aspetto pochi spazi. Vengono da una partita contro la Fiorentina che hanno perso episodicamente perché meritavano ben altro risultato quindi saranno anche incattiviti. Hanno cambiato almeno 5-6 giocatori l’anno scorso ma l’esperienza ci dice che chi vince la B con una certa facilità è competitivo anche in A.”

Riguardo Hamsik e le scelte in vista di domani sera: “Stamattina Hamsik ha fatto allenamento con il gruppo quindi dovrebbe essere a disposizione. Domani mattina decideremo sul suo impiego. Noi siamo in un momento delicato in cui apparentemente abbiamo trovato degli equilibri ma due partite sono troppo poche per avere delle certezze. Dal punto di vista fisico qualcuno dovrebbe riposare ma dal punto di vista materiale è dura cambiare qualcosa in questo momento in cui c’è equilibrio. Valdifiori non è un mio uomo, già piaceva al Napoli e sarebbe arrivato comunque anche senza me. Lo tratto come un giocatore del napoli e se c’è qualcuno che sta meglio gioca lui. Poi c’è chi in campo deve stare più spesso possibile sicuramente. Higuain è al centro del progetto, ha delle qualità straordinarie. Secondo me se migliora un paio di cose può fare veramente sfracelli anche se già sta facendo molto bene. È sicuramente al centro del progetto. Penso alla partita di domani da affrontare e parlando a quattr’occhi con grande onestà coi giocatori qualucno mi dirà che è stanco e riposerà la formazione verrà fatta pensando esclusivamente alla partita di domani. Ho visto Allan in grande crescita negli ultimi 10 giorni, era in difficoltà fisica e quindi anche tecnica. Ora sta meglio. Valdifiori può fare molto meglio, solitamente questi periodi a inizio anno ce l’ha, ad Empoli dovevamo sopportarli mentre qui c’è un calciatore forte come Jorginho che apprezzavo già da Verona. I meriti che si deve prendere un allenatore sono sempre abbastanza limitati. Sulla fase offensiva di questa squadra per esempio io ci ho messo qualche movimento ma gli attaccanti sono così talentuosi che farebbero bene con qualsiasi allenatore. Invece in fase difensiva conta meno talento e più abnegazione ed attenzione e stiamo lavorando in questo senso.”

Sugli attestati di stima ricevuti da Sacchi: “Arrigo Sacchi è sempre molto generoso nei miei confronti, quando ci siamo visti di persona mi ha detto le stesse cose che dice pubblicamente. Si sta parlando di un uomo che ha inciso così tanto nel proprio lavoro che si parla di un calcio prima di sacchi e dopo di sacchi, è stato uno spartiacque. Io sono nato studiando sacchi quindi non so quello che gli ho rubato perché l’evoluzione è stata lunga ma sono partito da lì sicuramente. La vedo dura a superare Sacchi, sarebbe da presuntuoso pensare di arrivare a quei livelli.

Sull’incidente di De Laurentiis: Ho sentito provato il presidente, sicuramente è stata un’esperienza brutta. Era provato per la preoccupazione a causa dei bambini che erano a bordo. Parlando mi ripeteva continuamente della paura che ha provato, spero che il risultato che abbiamo fatto dopo lo abbia aiutato ad affrontare il giorno dopo.”

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