Scuola di Giornalismo Sportivo

Scuola di giornalismo. Analisi Mundial dei nostri azzurri

I partecipanti al Corso di Giornalismo sportivo diretto da Paolo Del Genio hanno analizzato i calciatori del Napoli che andranno al mondiale brasiliano. 
Michele De Luca

Il colpo di fulmine tra la società azzurra e Dries Mertens scocca il 4 ottobre 2012. Ad Eindhoven si gioca Psv-Napoli. Finisce 3-0. Bigon e il suo staff restano impressionati dalla prestazione di quell’esterno sinistro belga col numero 14 sul dorso. Un gol, un assist da calcio d’angolo e tantissime giocate che mettono in crisi la difesa azzurra. Il 24 giugno del 2013 la storia d’amore tra Mertens e la società di De Laurentiis ha inizio: contratto quinquennale per l’esterno.

Stagione azzurra. L’avvio non è stato certamente brillante. Poche partite da titolare (solo otto nell’intero girone d’andata) e prima rete alla decima giornata: l’adattamento al nuovo campionato non è stato agevole. Nella seconda parte della stagione, però, il belga è diventato il punto di forza degli azzurri. I numeri finali recitano: 47 presenze, 13 gol e 12 assist. Cifre importanti che valgono la convocazione per il mondiale.

Concorrenza agguerrita. La nazionale belga che si prepara ai mondiali in Brasile è la più forte degli ultimi anni. Una rosa ben assortita e ricca di qualità, soprattutto in avanti. La batteria di trequartisti è di primissimo livello. Oltre a Mertens, partiranno per il Brasile: Hazard, Mirallas, De Bruyne, Chadli e Januzaj. Il c.t. Marc Wilmots avrà l’imbarazzo della scelta. Nel suo 4-2-3-1 l’unico sicuro della casacca da titolare sembra essere Hazard, per le altre due maglie sarà bagarre. L’azzurro, quindi, dovrà sudare per ritagliarsi un ruolo da protagonista in una nazionale che vorrà stupire tutti ed eguagliare il traguardo storico di Mexico ’86: la semifinale.

Valerio Intermoia

Uno dei 12 calciatori del Napoli che parteciperanno al Mondiale in Brasile è Gonzalo Higuain con l’Argentina. Durante la sua prima stagione in azzurro la punta ex-Real Madrid ha totalizzato 24 reti in 46 partite (17 in Serie A, 4 in Champions League, 1 in Europa League e 2 in Tim Cup), ma si è contraddistinto anche per l’apporto dato alla squadra con 12 assist e tanti colpi di classe che hanno reso più fluida e spettacolare la manovra della squadra di Benitez. Questo Mondiale sarà il secondo per Higuain, già in campo in Sudafrica nel 2010. Sotto la guida di Diego Armando Maradona, l’attaccante dell’Albiceleste ha disputato un ottimo Campionato del Mondo, con 4 gol in 4 presenze tra cui una tripletta nella fase a gironi contro la Corea del Sud. In Argentina ancora non hanno digerito la batosta subita dalla Germania ai quarti di finale e quest’anno, nella terra dei rivali di sempre, il Brasile, la Seleccion punta a vincere la Coppa. La squadra ha qualità, in attacco specialmente dove potranno contare su un tridente potenzialmente letale composto da Lionel Messi, Sergio Aguero e dal napoletano Gonzalo Higuain. Potenzialmente perché questi tre fenomeni dovranno essere supportati da un lavoro di squadra importante, a partire dal reparto difensivo che sembra essere l’anello debole della squadra. Sabella dovrà essere abile nel fare di questi splendidi solisti una magnifica orchestra, se succederà l’Argentina sarà una legittima contendente al titolo di Campione del Mondo 2014.

 


Alessandro De Mattia

CARRIERA: L’acquisto a gennaio di Henrique Adriano Buss, è stato accolto con diffidenza dagli addetti ai lavori e dai tifosi più critici. Eppure in pochi conoscevano le sue qualità e caratteristiche. Difensore centrale classe 86′ cresciuto nelle giovanili del Coritiba, viene acquistato dal Palmerais nel 2008 con cui vince il campionato brasiliano. Nello stesso anno viene acquistato dal Barcellona per 8 milioni di euro più bonus. Viene mandato in prestito prima in Germania al Bayern Leverkusen e poi in Spagna al Racing Santander. Nel 2011 ritorna al Palmeiras di cui veste i gradi di capitano.

L’APPRODO IN AZZURRO: Il 30 gennaio 2014 viene acquistato dal Napoli tra lo scetticismo generale poiché considerato un’alternativa di scarso livello a nomi altisonanti come Skertel e Agger. Ma Henrique ci mette poco a ribaltare ogni pregiudizio. In campo il calciatore brasiliano dimostra una buona tecnica individuale oltre alla corsa e allo spirito di abnegazione. Inoltre la sua duttilità tattica lo rendono indispensabile per Rafa Benitez in un Napoli falcidiato dagli infortuni. Le sue buone prestazioni convincono il tecnico madrileno a schierarlo in campo dal primo minuto nella finale di Coppa Italia del tre maggio vinta dagli azzurri.

MONDIALE: A coronamento di un ottima stagione arriva la convocazione del tecnico della Seleçào Felipe Scolari nella lista dei 23 giocatori che disputeranno il mondiale proprio in Brasile. Difficile prevedere il ruolo che ricoprirà Henrique in nazionale data la sua preziosa duttilità. Infatti anche se nasce ed è stato inserito nei difensori, il giocatore di Rondon ha dimostrato di essere un ottima alternativa sia come terzino destro sia come centrale di centrocampo.

Gianfranco Zanfardino

L’ultima stagione di Juan Camilo Zuniga al Napoli è stata a dir poco travagliata. Buone prestazioni ad inizio campionato ed un’eccellente prova contro il Borussia Dortmund nel mese di Settembre. Nel giorno della trasferta londinese per la partita di Champions Arsenal-Napoli, il polivalente calciatore colombiano firma il rinnovo di contratto con il club partenopeo, ma con il mondiale brasiliano alle porte e d’accordo con lo staff medico azzurro decide di effettuare un’operazione di pulizia al ginocchio che lo tormentava da tempo. Lo stop previsto è di tre settimane,ma in realtà Zuniga resta fuori dal rettangolo verde quasi tutta la stagione e gioca solo alcuni sprazzi di gara nelle ultime due uscite ufficiali del Napoli di Benitez . Nelle poche apparizioni in azzurro in tutto l’anno, l’ex Siena è stato utilizzato da terzino sinistro, in una difesa a quattro, con compiti più di copertura che di spinta. A sorpresa è stato schierato anche da esterno destro alto, in sostituzione di Callejon, ed è sembrato a suo agio in quel ruolo per lui inedito. Chiamato dal ct Pèkerman nei trenta che si sono contesi la convocazione per il Brasile, è sceso in campo per l’intero primo tempo dell’amichevole contro il Senegal, muovendosi sulla fascia destra e mostrando una discreta condizione fisica. La duttilità, l’intelligenza tattica e la padronanza delle proprie doti tecniche, lo hanno reso un elemento prezioso per i cafeteros. Infatti nonostante atleticamente non sia al top, è rientrato nella lista dei ventitre rappresentanti della Colombia che disputeranno la manifestazione carioca.

Mauro Guerrera

E’ stato acquistato dal Napoli nella stagione 2011-2012. De Laurentiis per averlo ha versato circa 3 milioni di euro nelle casse dell’Estudiantes. Con Mazzarri poche presenze e tanti dubbi sulle sue capacità. Il tecnico livornese non lo considerava un difensore pronto. Eppure dall’aprile 2011 Federico Fernandez era (ed è ancora) un punto fermo della nazionale argentina. Se ha collezionato 24 presenze con due gol nella stessa nazionale di Higuain e Messi, di Lavezzi e Aguero qualche dote dovrà pur averla. Lui conosceva bene le proprie possibilità e non si è mai demoralizzato. Tanto lavoro e tanta determinazione hanno convinto Benitez a farlo rientrare dal prestito al Getafe. Grazie alla fiducia del tecnico spagnolo, Fernandez è tornato a sentirsi un difensore centrale importante. Un’ottima stagione la sua al centro della difesa del Napoli. In totale con la maglia azzurra ha giocato 63 partite tra campionato e coppe, segnando solo due gol. Entrambi in Champions League, addirittura in casa del Bayern Monaco. Abile nel gioco aereo grazie ai suoi 189 cm di altezza, Fernandez compirà 26 anni il prossimo 21 febbraio. Nato in provincia di Buenos Aires, ha conquistato con l’umiltà e l’impegno la simpatia dei tifosi napoletani. Con loro spera di condividere tante gioie fino al giugno 2016, quando gli scadrà il contratto con il Napoli. Da quando è allenato da Benitez, il difensore argentino è migliorato tanto. Oggi anche il suo valore di mercato è cresciuto. Ora la favola di Federico Fernandez continuerà in Brasile, dove proverà a vincere il mondiale con la sua nazionale. 

Luca Salvadori

L’intervento che ha tenuto lontano dal terreno di gioco il colombiano Zuniga e il rendimento altalenante dell’altro colombiano Armeno poi ceduto nella sessione invernale, ha costretto la società partenopea a tornare sul mercato per la mancanza di valide alternative in quel ruolo. Il Napoli ha cosi trovato nel franco-algerino Faouzi Ghoulam un valido sostituto che ha saputo contribuire con la sua personalità al raggiungimento di una stagione positivissima. Costato 5 milioni di euro, il giocatore classe 91 ha firmato un contratto fino al giugno 2018 totalizzando in questi primi 6 mesi 21 presenze tra campionato e coppe. Si sposa perfettamente al modo di giocare di Benitez, essendo un terzino capace di difendere, di chiudere in maniera ottimale grazie alla sua velocità ma amante del gioco d’attacco avendo ricoperto anche il ruolo di esterno alto agli inizi della propria carriera. Comincia a muovere i primi passi proprio al Saint-Étienne dove viene aggregato inizialmente alla squadra B che partecipa alla quarta serie francese. Nell’Aprile del 2010 firma il suo primo contratto da professionista e a Dicembre debutta in prima squadra nella sfida contro il Valenciennesgiocando addirittura come centrocampista. Nel finale della stagione viene utilizzato dal proprio tecnico in Ligue 1 per un totale di 12 presenze spalmate in 909 minuti di gioco. Nella successiva Galtier lo promuove in prima squadra, dove si adatta ad esterno basso ma con licenza di attaccare. Al termine della stagione arriva prepotentemente il Marsiglia ma il presidente Romeyer riesce a strappare un accordo di rinnovo per due stagioni con ritocco dell’ingaggio portato a 420 mila euro annui fino alla fine del 2014. Come tanti giocatori nati in Francia, con chiare origini straniere, sceglie però di cambiare in corsa la Nazionale. Comincia la sua avventura nella Nazionale Under 21 francese debuttando contro l’Italia di Ciro Ferrara. Gioca anche una partita ufficiale, affrontando nel Giugno seguente la Lettonia in una gara di qualificazione degli Europei 2013. L’anno successivo approda nell’Algeria del ct Halilhodžić debuttando nella delicata sfida contro il Benin per le qualificazioni ai Mondiali in Brasile del 2014, competizione a cui prenderà parte essendo stato inserito nella lista finale dei 23. Attualmente l’esterno conta 5 convocazioni nella Nazionale maggiore.


Marco Salvadori

Accolto anche lui con scetticismo per l’etichetta affibbiatagli di scarto del Real e giocatore con lo stesso procuratore di Benitez, Raúl Albiol Tortajada si è subito imposto come leader della difesa del Napoli dando quest’anno un apporto importante alla squadra sia in termini difensivi che di sviluppo della manovra.L’allenatore spagnolo gli ha infatti dato in mano le chiavi del reparto arretrato con il compito di impostare spesso il gioco dalla retroguardia. Tra i giocatori più utilizzati da Benitez, Albiol ha messo a tacere tutte le voci che lo volevano come un giocatore incapace di eseguire i dettami tattici del tecnico iberico.Ora il difensore centrale, inserito tra i 23 della nazionale spagnola,partirà per il Brasile per disputare il suo secondo Mondiale dopo averne già vinto uno con la sua selezione nel 2010 oltre ad aver conquistato due Europei nel 2008 e nel 2012. Anche se indietro nelle gerarchie di Del Bosque rispetto a Sergio Ramos, Piqué e Javi Martinez,il difensore è comunque molto considerato dal suo ct ed è da ritenersi a tutti gli effetti un veterano della sua nazionale per l’esperienza acquisita in tanti anni con la Spagna. Con la consapevolezza di essere ormai un giocatore imprescindibile nello scacchiere tattico di Benitez, Albiol si appresta a vivere un Mondiale con ambizioni di vittoria prima di tornare a Napoli dove lo spagnolo riprenderà a guidare da dietro la squadra azzurra per cercare di dare altre soddisfazioni ai tifosi partenopei.

 

 

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