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Sott’ E ‘Ngopp: la flemma e le spal-le larghe

Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Spal e Napoli

 

 

LA FLEMMA: Serve coerenza nell’analisi di questo Napoli, esaltato dai propri tifosi (e non solo) per il gioco solitamente espresso, ma evidentemente in difficoltà per alcuni tratti di questo avvio di campionato. Contro la Spal un centrocampo non all’altezza, lento a smistare così come ad anticipare l’avversario, trova come unica (lieve) attenuante un campo da gioco in pessime condizioni. I 3 punti e la sesta vittoria consecutiva non devono nascondere dei problemi impossibili da non notare.

MAH, KSIMOVIC: Nikola non ha mai convinto da quando è arrivato all’ombra del Vesuvio, e la prova con la Spal ne è l’ennesima conferma. Il difensore serbo non sembra essere all’altezza, ancor di più in virtù della cifra spesa per acquistarlo, di fornire quelle garanzie tecniche e tattiche che Raul Albiol, soprattutto dall’arrivo di Sarri, ha sempre esibito. Fino ad ora, con la speranza di una smentita, sembrerebbe che l’affare l’abbia fatto Cairo.

SENZA PACE: Continua inesorabile la montagna russa delle prestazioni di Pepe Reina. Il portiere spagnolo alterna buone prove a prestazioni rivedibili. Come a Donetsk, Pepe sbaglia proprio nel momento decisivo, questa volta su una punizione prevedibile calciata da Viviani. Poco c’entrano invece le prestazioni col nuovo infortunio di Milik. La punta polacca poggia male il ginocchio destro, gelando tutti e tenendo in apprensione una tifoseria che aspetta, in silenzio, il responso dello staff medico.

 

SPAL-LE LARGHE: Un Napoli sottotono vince 3-2 grazie alla forza dei singoli, ma senza mai giocare di squadra. Valutazione totalmente opposta invece per la Spal di Semplici, che con coraggio da vendere si conferma una compagine che ha tutte le carte in regola per restare in A. Gli emiliani pressano, fanno possesso in difesa e rischiano, uscendo sconfitti dal campo, ma a testa altissima. Emblematico il capitano Mora: look da vichingo, piedi non proprio educatissimi e tanta volontà di lasciare il segno nella massima serie italiana.

DA NAPOLI CON AMORE: Negli anni passati sconfitte e pareggi contro le piccole sono spesso passati da piedi campani, nell’esaltazione e nella foga che spesso accompagna chi gioca contro la squadra per cui tifa. E’ il caso di Pasquale Schiattarella, che apre le danze confermando questa tradizione agrodolce. Dall’altra parte, a pareggiare subito i conti, ci pensa Lorenzo Insigne, il napoletano che ce l’ha fatta, quello che Napoli l’ha colpita al cuore senza segnargli contro, ma con giocate da campione e, ad oggi, il piglio del leader.

SUPER GHOULAM: “Fermi tutti! Ha segnato Ghoulam!”. Questo il pensiero dei più nel corso di Verona-Napoli, il giorno non troppo distante nel quale il terzino segnava il primo gol in azzurro. Quello che sembrava un caso era invece un segnale, l’incipit di una crescita che nelle cinque giornate successive è diventata esponenziale. Con il cross per Callejon e il gol vittoria di oggi, per l’algerino sono 4 assist e 2 reti in 6 gare. Le mutande di Dragonball forse erano un indizio, bisognava solo aspettare la trasformazione.

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