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Sott’ E ‘Ngopp: L’ombra del Pibe, la paura e i 68 centesimi

Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Genoa e Napoli

 

L’ORRORE: La peggiore giocata del match, che per fortuna non comporta effetti letali, porta la firma di Elseid Hysaj. Il miglioramento del terzino destro arrivato con Sarri due anni fa ha dell’eclatante, ma il passaggio centrale sulla propria trequarti effettuato dall’albanese nel primo tempo è quanto di più brutto e sbagliato sia possibile vedere in un campo da gioco. Lazovic tira, Kolibaly devia e Reina è tanto reattivo da respingere di piede. Facciamo finta che non sia successo niente.

L’OMBRA: Ancora tanti, troppi, gli appannamenti di Marek Hamsik, che per la seconda volta in una settimana vede il gol che lo porterebbe alla quota “Maradona” stoppato da un salvataggio del difensore avversario. L’ombra del Pibe de Oro si staglia prepotente sul capitano azzurro, spesso troppo molle sul campo da gioco. E’ il caso del secondo gol del Genoa, dove un atteggiamento indolente dello slovacco sul gran controllo di Rigoni permette di fatto la rete avversaria.

LAPAURA: Il dominio totale sul match per settanta minuti non basta per far vivere una serata tranquilla ai tifosi partenopei, che nel pieno di quella che era diventata una scampagnata, si ritrovano invece al centro di una bolgia. Il gol del napoletano Izzo, il subentro dell’ex Pandev sul 2-3 e quella girata di Lapadula: l’ultimo brivido di un match mai banale, portato a casa grazie ad una squadra che per carattere e personalità fa veramente paura.

 

 

68 CENTESIMI: Passano 68 centesimi di secondo tra lo stop e il tiro di uno di quei gol che difficilmente dimenticheremo. Soprattutto il controllo, prima della bomba sotto la traversa, è un gesto tecnico che ricorda come in questo sport la singola giocata possa, per certi versi, assumere l’importanza di un trofeo. Mertens se la gode, e risponde al sé stesso leggermente appannato delle ultime settimane. Poco prima la punizione, un‘altra perla da fenomeno. Più che un articolo, per descrivere pienamente le prodezze del belga, servirebbe un libro.

IL SOSTITUTO: Difficile, per questo Napoli, giocare senza Raul Albiol, meno appariscente nelle giocate difensive del mostruoso Koulibaly, ma spesso fondamentale dal punto di vista tattico. Genoa-Napoli fornisce l’ennesima conferma del fatto che, quando uno dei due centrali riposa, il sostituto è Chiriches. Un abisso tra il Conte Vlad e il suo diretto concorrente Maksimovic: esperienza, palleggio preciso e tecnica da centrocampista. Probabilmente per Sarri il ballottaggio, ad oggi, non sussiste.

PRIMI TRA I PRIMI: Dopo le ultime due partite a Marassi senza segnare, la forza di un Napoli dirompente permette l’inversione del trand, nello storico in casa del Grifone e nella gara stessa, che comincia in salita ma si conclude con gli ennesimi tre punti in stagione. Gli azzurri sono di nuovo primi da soli con grande merito, soprattutto in virtù di un campionato davanti aperto ed equilibrato, ma soprattutto bellissimo.

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