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Sott’ E ‘Ngopp: Maradhamsik, la vetta e i piazzati

Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Torino e Napoli

INCUBO MERTENS (II PARTE): Una scampagnata nel primo tempo, una gara quasi riaperta nel secondo: merito in parte del Toro, che con grinta e cattiveria prova riacciuffare gli azzurri, ma soprattutto gol sbagliati dai partenopei. Allan (nonostante l’ennesima partita mostruosa), Callejon (che probabilmente leva un gol a Insigne), ma soprattutto Mertens. La palla sbagliata dal belga era addirittura più facile di quella non trasformata contro la Fiorentina, ma questa volta, per fortuna, non ha portato via punti preziosi.

SENZA AUTOBUS: Il Torino di Mihajlovic incassa l’ennesima batosta contro la squadra di Sarri, ma quello che davvero fa scalpore è la preparazione alla gara dei granata. Con la netta differenza tecnica tra le due compagini, provare a giocare così aperti difficilmente sarebbe potuto risultare efficace. C’è un motivo se piccole e grandi del campionato piazzano un autobus in area di rigore per limitare gli azzurri, e sarà meglio tenerlo a mente per partite decisamente diverse da questa.

SPUTTANAPOLI: Naldi, Corbelli, i papponi e lo stadio, le discussioni pro e contro Aurelio De Laurentiis. Tutto nella norma, tutto accettabile quanto discutibile. Quello su cui non c’è da discutere, invece, è lo sciacallaggio violento del numero uno azzurro nei confronti della città. Dire che la SSC Napoli è l’unica cosa che funziona a Napoli non è solo falso (al netto dei problemi che una metropoli difficilmente può non avere), ma è uno schiaffo in faccia alla piazza che la stessa società dovrebbe rappresentare. De Laurentiis, invece, quando parla guardando esclusivamente ai propri interessi, rappresenta solo se stesso.

 

PIAZZATI: Il dato che più di qualunque altro regala un sorriso e una consapevolezza diversa all’ambiente è quello inerente ai calci piazzati. Con il gol del sempre più maestoso Koulibaly sono 6, in questo campionato, le reti che arrivano su calcio da fermo. E’ un segnale importante, da grande squadra, e per niente casuale. Anzi, è l’ennesima sottolineatura del grande lavoro di crescita dei partenopei sotto la gestione di Sarri.

LA VETTA: La prima sconfitta in campionato dell’Inter (arrivata, ironicamente, dopo la prima partita di coppa giocata dai nerazzurri) permette al Napoli di riprendere, dopo sole due giornate, il primo posto in classifica. Dopo la chance colossale non sfruttata contro la Viola, il Napoli torna in vetta da solo. Ma quella vera, di vetta, potrà essere raggiunta solo nel mese di maggio. Intanto, abituarsi all’area rarefatta di tale altezza potrà solo che risultare un vantaggio.

MARADHAMSIK: Finalmente arrivano le 115 volte di Marek Hamsik,  che diventa, al pari di un certo Diego Armando Maradona, il miglior marcatore della storia azzurra. E’ un traguardo poetico, perché raggiunto da un centrocampista, ma soprattutto perché ottenuto da chi questa causa l’ha sposata come nessun altro nella storia recente azzurra. Un obiettivo importantissimo, ma non solo: una scintilla per riaccendere l’artista col numero 17, ancora non ai livelli che tutti conosciamo benissimo.

 

Immagine di Danilo Pergamo

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