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Sott’ E ‘Ngopp: Sarri chiamato alle riforme, incubo Mertens

Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Napoli e Fiorentina

INGRANAGGI: Un calo oramai evidente e una catena di sinistra mutilata, un palo e un paio di occasioni divorate. Questa la partita di un Napoli spossato, stanchissimo, un lontanissimo parente di quello di un mese fa. L’emblema del momento azzurro è rintracciabile nel misunderstanding tra Hamsik e Zielinski nella ripresa, che in un eccesso di signorilità si aspettano a vicenda e lasciano passare il pallone nel mezzo metro che li separa. Questo genere di incomprensioni sono l’ennesimo segnale di un meccanismo, in questo momento, decisamente incagliato.

INCUBO MERTENS: Le sponde perfette e i dribbling secchi sono un lontano ricordo per Dries Mertens, che con la Fiorentina conferma un momento di appannamento totale. Un paio di strappi frenati dai viola e un gol divorato segnano la partita del belga, che dopo aver fatto sognare i tifosi azzurri negli scorsi mesi, probabilmente stanotte porterà questi ultimi a rivedere la palla calciata addosso a Sportiello nei loro peggiori incubi.

RIFORME: Gli estremismi non pagano mai, e il calcio, per essere compreso a pieno, ha bisogno prima di tutto di un’analisi oggettiva. E’ per questo che sul banco degli imputati, una volta tanto, forse è giusto che ci finisca Sarri. Il tecnico toscano fatica a non ancorarsi ai suoi uomini migliori. Con l’infortunio di Insigne e la questione minutaggio che inizia a pesare come un macigno, sarebbe stata probabilmente una mossa migliore provare Ounas dal primo minuto, anche e soprattutto per tenere il cambio di Zielinski in caldo per la ripresa. Dopo la rivoluzione, adesso forse è il momento di qualche piccola e ponderata riforma.

 

 

 

 

ALLANREMBAGGIO: Tra i tanti giocatori poco lucidi e ora come non mai in pessima forma, spicca invece l’ennesima prova brillante di Allan. I recuperi e le percussioni del brasiliano incantano per possanza fisica e tecnica, ma a più riprese vengono compensate in negativo dagli errori dei compagni. Allan è il primo a rientrare dietro, ed è il primo a proporsi offensivamente, ma un arrembaggio con un solo pirata non basta per conquistare il galeone fiorentino.

CHOLO: Difficile non innamorarsi, anche se da avversari, della grinta e la corsa del Cholo Simeone, che con coraggio gioca a sportellate contro Koulibaly e Albiol, sfiorando in un paio di occasioni nel primo tempo il gol del vantaggio. Nella seconda parte di gara la Fiorentina cala insieme all’attaccante argentino, che però ancora una volta dimostra di avere un futuro radioso dinnanzi a lui.

IL BICCHIERE MEZZO PIENO: Le tre partite senza reti delle big rappresentano un dato amarissimo per tutti, tranne per l’Inter di Spalletti, che rimane prima da sola. Il Napoli, dalla sfida contro la Fiorentina, può comunque ricavare una certezza:la fase difensiva, meno dipendente dalla forma fisica e dall’estro, continua ad essere una certezza della gestione Sarri. Spesso, in momenti così critici della stagione, fioccano le sconfitte più che i pareggi. Koulibaly e Albiol reggono e aspettano, speriamo per poco, che gli azzurri riprendano il loro spirito dalla cintola in su.

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