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Spalla a spalla, nonostante le scapole fratturate

Una sconfitta indegna. Inguardabile il Napoli sceso in campo ad Empoli.

Inutile andare ad elencare le mancanze degli uomini di Benitez, superfluo scandagliare gli aspetti negativi, il Napoli sconfitto ieri sera in toscana  ha fatto vergognare anche le mura.

Una squadra così camaleontica non la si è mai vista in circolazione, una compagine capace di straordinarie imprese ed intervallarle con pessime figuracce. Una squadra dai risultati imprevedibili, assolutamente impronosticabili.

Il Napoli nel suo percorso in campionato è caduto troppe volte, in maniera cadenzata, puntuale. Le pessime prestazioni si sono presentate metodicamente. Il Napoli ha mostrato il suo punto debole: in una stagione ricca di impegni, in campionato si è preso le sue sistematiche pause. Lo potremmo definire il Napoli “cubista”, una squadra che ha mostrato lungo il percorso le sue infinite facce. Un Napoli che però non ha dato vita a periodi “rosa” o periodi “blu“, come fatto dal maestro del cubismo Pablo Picasso, ma semplicemente a periodo “bui“:

Primo periodo buio (13-23 settembre 2014):

2° giornata: Napoli-Chievo Verona 0-1

3° giornata: Udinese-Napoli 1-0

4° giornata: Napoli-Palermo 3-3

 

Secondo periodo buio (22 novembre-13 dicembre 2014)

12° giornata: Napoli-Cagliari 3-3

14° giornata: Napoli-Empoli 2-2

15° giornata: Milan-Napoli 2-0

 

Terzo periodo buio (14 febbraio-14 marzo 2015)

23° giornata: Palermo-Napoli 3-1

25° giornata: Torino-Napoli 1-0

27° giornata: Verona-Napoli 2-0

Alla giornata 33° giornata, l’ennesimo crollo: Empoli-Napoli 4-2

Una squadra che ha collezionato 56 punti in campionato a 5 giornate dalla fine del torneo. Un bottino che le consente di essere quarto in classifica a 5 punti dalla Roma terza.

Difficile, ad oggi, immaginare possa essere il campionato ad aprire al Napoli la porta per l’accesso in Champions League.

Ma la stagione del Napoli non è conclusa, il momento è troppo importante per trascorrere il tempo a leccarsi le ferite. E’ opportuno guardare avanti con fiducia, spalla a spalla. I conti si faranno alla fine, allorquando ci sarà tempo e modo di analizzare, comprendere e curare il male endemico del Napoli.

 

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