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Talkshow: il trionfo di San Siro, la sfida contro la Fiorentina e la Champions

Consueto appuntamenti con i salotti palloanri partenopei del lunedì sera.


Si parte da canale 8, dalla trasmissione “Ne parliamo il lunedì” condotta da Silver Mele.

Antonio Corbo: “É stato un affare per il Napoli cedere Higuain perché con i 90 milioni è riuscito a rinforzare la squadra ed anche a compensare il ritardo sul mercato. Adesso invece non è più attendista: ha preso Pavoletti chiudendo il suo mercato ancor prima che iniziasse ed ora può attendere l’offerta giusta per Gabbiadini. C’è una crescita anche in tal senso. Sarri dovrebbe accrescere il minutaggio dei rincalzi e mi auguro che domani ci sia del turnover per non arrivare sfiniti ad aprile”.

Xavier Jacobelli: “La vittoria di Milano testimonia la crescita sul piano della mentalità della squadra. Credo che la Juventus debba temere gli azzurri per il titolo perché il campionato e lungo e il Napoli ha una rosa di assoluto livello. Il Napoli deve darsi un progetto e decidere di investire non solo nei calciatori ma anche nelle strutture. L’Atalanta ha un’organizzazione impressionante e questo accresce anche il legame e l’appartenenza dei giovanissimi”.

Caiazza: “Mi auguro che domani Sarri schieri la miglior formazione possibile per giocarsela e passare il turno anche considerando che domenica la San Paolo ci sarà il Palermo che, con tutto il rispetto, sembra già destinato alla Serie B”.

Paoletti: “Il passaggio importante deve essere quello di realizzare strutture importanti. Non ci dimentichiamo che il Napoli vinse il primo scudetto con sette calciatori provenienti dal settore giovanile. Sarebbe importante fare questo salto di qualità per dare gli strumenti idonei a Sarri e migliorare quanto di buono si sta facendo”.

Si passa a Tv Luna, alla trasmissione “Alvino dalla luna”:

Bartoletti:

“Quello che ha fatto il Napoli nella prima mezz’ora di Milano, sarebbe da proiettare a Coverciano per far vedere come di gioca il calcio.
Non bisogna dimenticare che questa squadra è di “ripiego”, e comunque ha fatto quello che ha fatto”.
Scozzafava:

“Non ha ancora la mentalità da top squadra.
C’è ancora da lavorare perché non dovrebbe farsi raggiungere durante la gara come ha fatto con il Milan.
L’obiettivo sarebbe allungare il gioco fatto per quella mezz’ora, a 60/70 minuti.
Prova di personalità e maturità anche di Tonelli che ha saputo tenere duro nonostante gli errori. Per non essersi fatto prendere dallo scoramento per gli errori commessi.
Per Insigne, credo da qui a venti giorni, le parti troveranno un accordo”.

Modugno:

“La crescita sta nel saper gestire. Il Napoli ha fatto passi avanti, ma non è ancora arrivato a raggiungere l’obiettivo. Le grandi squadre gestiscono un vantaggio senza ansie.
In questi mesi c’è stata un’opera di mediazione per Insigne, che ha coinvolto gli agenti, Giuntoli, Chiavelli.
C’è la necessità di arrivare ad un appuntamento, che non può esseee molto lontano”.
Giordano:
“Credo che si sia raggiunta la perfezione in quei primi 30 minuti di gioco
Il Napoli gioca il calcio più bello d’Europa, e non siamo faziosi a dirlo.
Insigne, a 25 anni, è uno dei più grandi talenti italiani, ma non sempre è apprezzato per quello che fa, forse perché è napoletano.
Il contratto di Insigne scade nel 2019. La regola vuole che non puoi arrivare alla fine di questo campionato per rinnovare.
Potrebbero arrivare altri ad offrire cifre più vantaggiose”.

Gifuni:
“Secondo me il “paradiso” del Napoli non è ancora arrivato.
Gioca il calcio più bello del mondo, ma solo se riesce ad allungare questa striscia, arriva in paradiso.
Credo che Sarri non sappia se il Napoli, quest’anno, può arrivare ad allungare quella striscia”.

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