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Tatticamente parlando: Napoli-Cagliari 3-1

Gli azzurri salgono momentaneamente al secondo posto con un’importante vittoria.

Il Napoli ottiene un’importante vittoria contro il Cagliari. Per Rastelli prima sconfitta al San Paolo, nonostante un cambiamento tattico apprezzabile in casa di una squadra dalla fase offensiva del livello del Napoli. Grande giornata per Sarri, prima accolto da uno splendido striscione della curva B, poi spettatore dei frutti del lavoro, proprio e della squadra, in campo.

Il mister azzurro ha schierato il solito 4-3-3, con una piccola modifica votata a trovare maggior spinta offensiva: la presenza contemporanea di Zielinski e Jorginho, con Diawara e Allan fuori contemporaneamente. Per il resto, Chiriches al posto di Koulibaly (squalificato) e Ghoulam confermato sull’out di sinistra.

Rastelli passa dal solito 4-3-1-2 ad un maggiormente compatto 4-4-2, con Barella sulla linea dei centrocampisti al posto di Joao Pedro.

Partita che prende una svolta sin dai primi minuti, con l’incessante trama del Napoli che porta al gol di Mertens dopo soli due minuti dal calcio d’inizio. Gli azzurri continuano ad attaccare dimostrando una notevole superiorità tecnica. In campo è spettacolo, un possesso palla continuo con l’impressione che i calciatori stiano apprendendo sempre meglio i dettami di Sarri. Nel primo tempo, il Napoli non riesce comunque a concretizzare le occasioni con un Cagliari determinato e chiuso, nonostante il tentativo di tenere alta la difesa.

Nella ripresa il Napoli trova i gol che chiudono la partita con Mertens, doppietta per lui, e Insigne. Rastelli ha inaugurato la girandola di cambi al 68′, con il ritorno al solito 4-3-1-2 e Joao Pedro al posto di Barella. Sarri inserisce Rog per Hamsik, Milik per Mertens e Giaccherini per Insigne. Nulla di nuovo tatticamente, a parte l’alternanza tra Giaccherini e Callejon sulle fasce d’attacco. Rastelli inserisce Farago’ e Farias per finire il match e trova il gol del 3-1 proprio con quest’ultimo.

Dopo un campionato tranquillo, con il Napoli maggiormente motivato e più forte, Rastelli ha poche colpe per questa sconfitta. Gli azzurri continuano a macinare gioco, con il proposito di concretizzare maggiormente le occasioni da gol che capitano e mantenere la porta inviolata. Per il resto, Sarri può essere molto soddisfatto.

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